Apertura positiva per le borse europee. Attese in giornata le letture finali relative a dicembre dei Pmi manifatturieri di Germania, Francia e Spagna oltre che della zona euro. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Piuttosto densa l’agenda macro di oggi, lunedì 3 gennaio.
Sul fronte italiano, riflettori sul Pmi manifatturiero di dicembre, con il
consensus che converge su un rallentamento del ritmo di espansione a 61,5 pts
dai precedenti 62,8 pts. Nel pomeriggio il Tesoro diffonde il dato sul fabbisogno
statale di dicembre, che a novembre si attestava a EUR 9,7 mld. In arrivo anche
il dato per l’intero 2021, dopo che l’anno prima il Covid ha spinto il settore
statale in rosso per 159 mld.
Sul fronte europeo, sono attese le letture finali relative a dicembre dei Pmi
manifatturieri di Germania, Francia e Spagna oltre che della zona euro, il cui
ritmo di espansione dovrebbe confermarsi a 58 pts. Inoltre, secondo quanto
comunicato dal Centraal Bureau voor de Statistiek (Cbs, l’Ufficio centrale di
statistica dell’Aia), in novembre le vendite retail sono cresciute in Olanda del
5,2% annuo in valore (su base rettificata per il numero di giorni di attività), in
rallentamento rispetto al 6,7% di ottobre (4,1% in settembre) ma nel nono mese
consecutivo di espansione.
Sul fronte asiatico, secondo quanto comunicato dall’Ufficio nazionale di
statistica di Pechino, il Purchasing Managers’ Index (Pmi) manifatturiero
della Cina sale in dicembre a 50,3 pts dai 50,1 pts di novembre (49,2 pts in
ottobre), contro i 50,0 pts del consensus del Wall Street Journal. Il dato resta
quindi per il secondo mese consecutivo sopra alla soglia di 50 pts che separa
espansione da contrazione. Secondo quanto comunicato su base preliminare dal
ministero di Commercio, Industria ed Energia di Seoul, in dicembre l’export dalla
Corea del Sud è salito del 18,3% annuo, in rallentamento rispetto al 32,0% della
lettura finale di novembre (24,1% in ottobre) e sotto al 19,8% del consensus del
Wall Street Journal. Le importazioni sono invece salite del 37,4% annuo, contro
il 43,6% precedente (37,7% in ottobre) e il 35,0% atteso dagli economisti.
Il cross euro/dollaro vale 1,1335, in calo di 0,19%, mentre il cambio euro/yen si
attesta su 130,74, in calo di 0,02% e il cambio usd/jpy scambia a 115,31, in
rialzo di 0,20%.
Derivati sul greggio positivi stamane. Il futures sul Brent guadagna lo 0,84% a
USD 78,43 il barile, mentre WTI Usa sale dello 0,93% a USD 75,90.
Stamane il Bund future ha aperto a 171,18, il Btp future a 146,87. Lo spread
Btp/Bund riparte da 136 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale
all’1,187%.
Apertura complessivamente positiva per le borse europee, con Piazza Affari
che guadagna lo 0,39%. Bene i titoli bancari. Bene anche Campari, Diasorin,
Inwit, Enel ed Eni. In ribasso invece Stellantis, Amplifon, STMicroelectronics,
Exor e A2A.
Azionariato asiatico misto stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
che perde lo 0,40%, Hong Kong che cala dello 0,63%, Shanghai vede un rialzo
dello 0,57%, Seoul sale dello 0,37%, Sidney in calo dello 0,92%. Borse
asiatiche contrastate nel primo giorno di contrattazioni del 2022: rimangono
chiuse le borse di Shanghai, di Tokyo e di Sidney. Mentre gli investitori
continuano a valutare l’impatto della variante Omicron sulla ripresa, il
ministero di Commercio e Industria di Singapore ha comunicato che nel 2021
il Pil della città-Stato asiatica è cresciuto del 7,2% dopo la contrazione del
5,4% del 2020. Si tratta dell’espansione più netta dell’ultimo decennio.
La borsa di Hong Kong è negativa: ancora una volta protagonista è il titolo dello
sviluppatore immobiliare Evergrande, sospeso dalle contrattazioni, dopo la
notizia relativa all’ordine impartito al gruppo dalle autorità amministrative di
demolire 39 abitazioni residenziali costruite nell’isola di Haihua, in quanto
illegali. Il colosso cinese delle costruzioni settimana scorsa era andato in
altalena passando da un rally (sull’annuncio della ripresa di oltre il 90% dei
suoi progetti residenziali fermi dall’estate) a un ennesimo crollo.
Boom invece per il titolo della società di intelligenza artificiale Sensetime, che
è balzato a Hong Kong di oltre il 27%, dopo aver debuttato alla borsa di Hong
Kong la scorsa settimana.
Negativa la chiusura di Wall Street. Il Dow Jones è sceso dello 0,16%,
l’S&P500 ha perso lo 0,26%. In calo dello 0,60% il Nasdaq.
Redazione
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