Intervista a Jack Flaherty, Investment Director e Responsabile delle strategie sul credito di GAM Investments

GAM sullo tsunami coronavirus

Quanto valore c’è ancora negli high yield bond? Ritenete che le cedole e il potenziale apprezzamento derivante dal restringimento degli spread siano in grado di compensare i rischi di default?

A gennaio ci aspettavamo un rendimento totale delle obbligazioni globali ad alto rendimento del 4-6%. L’inizio d’anno, caratterizzato da uno yield to worst superiore al 4% ha fatto sì che le cedole, il restringimento degli spread e una buona selezione dei titoli avrebbero portato a rendimenti che avrebbero più che compensato i rischi di default.

Abbiamo visto una grande diminuzione dei titoli “stressed”. E i tassi di default previsti dal consenso per il 2021 sono diminuiti significativamente.

In questo senso abbiamo assistito a un impressionante arretramento nella porzione di mercato con rating tripla C (dove risiedono i rischi di default) da gennaio 2020. E, da quando la pandemia di Covid 19 ha colpito, una massiccia compressione rispetto alle doppie e alle singole B, che si è tradotta in prospettive molto meno attraenti in termini di rischio/rendimento per il segmento a qualità creditizia più bassa.

Vediamo un maggior valore nei titoli con rating BB e in alcuni con rating B. Abbiamo iniziato l’anno con molto terreno da recuperare per le obbligazioni BB rispetto alle BBB. E, pur con una parziale riduzione di questo gap da inizio 2021, crediamo che ci sia ancora spazio di crescita.

In quali aree geografiche e settori state individuando le emissioni HY più interessanti da inserire nei vostri portafogli? Meglio gli HY bond Usa o quelli area euro?

Le valutazioni statunitensi ed europee non sono troppo dissimili. Ma aggiustate per la liquidità troviamo più opportunità in Nord America. Anche se ha già registrato una forte ripresa crediamo che il settore energetico abbia ancora margini di crescita.

Nell’ambito del retail, dei viaggi e del tempo libero, che sono stati particolarmente colpiti dalla pandemia, è necessaria cautela. Ma si possono trovare opportunità selezionate in grado di ricompensare gli investitori. Ci sono anche opportunità specifiche nella parte di qualità superiore dell’High Yield emergente, che stiamo prendendo in considerazione.

Ci aspettiamo un forte rimbalzo dei fondamentali nel 2021, soprattutto negli Stati Uniti. Il vento contrario per tutti i mercati obbligazionari è rappresentato dall’aumento delle aspettative di inflazione che stanno portando ad aumenti nella parte lunga dei tassi governativi dei mercati sviluppati e curve di rendimento più ripide.

La duration media del mercato high yield è molto inferiore a quella riscontrata nell’Investment Grade. E con spread più elevati la sensibilità a questo rischio è minore.

Una caratteristica distintiva della strategia GAM Global High Yield è un overlay sistemico che entra in gioco durante i periodi di maggior rischio. Che ci permetterà di superare le inevitabili battute d’arresto che interessano i mercati.

 


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Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.