In un contesto che rimane sfidante per il debito bancario, preferiamo il debito non finanziario, con una eccezione. Elisa Belgacem, Senior Credit Strategist di Generali Investments

 

I recenti fallimenti del Credit Suisse e degli istituti di credito statunitensi hanno messo sotto pressione il debito bancario, e il divario nella valutazione rispetto a quello non finanziario rimane ampio. Sia negli Stati Uniti sia in Europa il credito fornito dalle banche si è molto contratto, dato che piccole banche hanno registrato deflussi nei depositi e i grandi istituti guardano all’incerto panorama economico dei prossimi mesi.

La crisi delle banche regionali statunitensi non può essere considerata del tutto finita e la regolamentazione deve ancora inasprirsi su entrambe le sponde dell’Atlantico. La revisione annuale dei rischi bancari da parte della BCE porrà maggiore attenzione sulla gestione dei fondi liquidi, rafforzando potenzialmente gli standard per metriche come il coefficiente di copertura della liquidità.

La rapida normalizzazione della politica monetaria ha provocato poi significative perdite non realizzate nei bilanci delle istituzioni finanziarie, evidenziando l’importanza di garantire la sostenibilità dei piani di finanziamento delle banche. Inoltre, la chiusura della stagione dei rendiconti sul primo trimestre ha confermato che il costo del rischio è ancora in calo. Ciò significa che la qualità degli attivi non ha iniziato a deteriorarsi. E questo potrebbe intaccare la redditività del settore, recentemente migliorata  grazie all’aumento dei tassi di interesse.

Pertanto, la nostra preferenza per il prossimo trimestre rimane orientata verso il debito non finanziario, con un’eccezione: gli strumenti AT1. La valutazione dei titoli AT1 non si è completamente ripresa dopo la svalutazione dei titoli di Credit Suisse. Il che ha portato l’EBA a esplorare modi per aumentare l’interesse degli investitori per questo tipo di strumenti. Le potenziali misure prese in considerazione includono il divieto alle banche di pagare i dividendi prima di poter saltare una cedola AT1 o richiedere il pagamento delle cedole saltate in una fase successiva piuttosto che consentirne la cancellazione.


Unknown's avatar
Redazione

La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.