Molte banche centrali dei paesi emergenti hanno già inasprito le condizioni monetarie nel corso del 2021. Antonella Manganelli, amministratore delegato e responsabile investimenti di Payden & Rygel Italia

 

 

Quali sono i fattori che hanno penalizzato la performance dei bond emergenti negli ultimi mesi?

I due fattori maggiormente responsabili dei rendimenti negativi dell’Emerging Markets Debt (“EMD”) negli ultimi mesi sono: 1) l’invasione russa dell’Ucraina; 2) l’aumento dei tassi di interesse nei mercati sviluppati. Tuttavia, questi fattori non influiscono in modo uniforme sui mercati emergenti.

Il mercato ha differenziato gli emittenti dei mercati emergenti in questo contesto, valutando variabili chiave tra cui la vicinanza al conflitto Russia-Ucraina, l’esposizione alle materie prime, l’andamento dell’inflazione, la politica della banca centrale e la dipendenza dal finanziamento esterno.

A titolo di esempio delle sfumature tra i vari mercati, da inizio anno l’indice EMD in valuta locale ha reso il -7,9% in termini di dollari USA (-4,5% in Euro), ma escludendo la Russia questo indice ha restituito -0,8% negli Stati Uniti in dollari (+2,5% in euro). Circa la metà delle valute dei mercati emergenti (compresa la maggior parte di quelle in America Latina) si è apprezzata rispetto al dollaro USA nel 2022, e la maggior parte si è apprezzata rispetto all’euro.

Allo stesso modo, nell’indice EMD in valuta forte, gli spread creditizi sovrani sono aumentati complessivamente di 81 punti base, ma circa la metà di questo allargamento è attribuibile a Russia e Ucraina. Scavando più a fondo, quest’anno gli spread della regione dell’America Latina sono solo 5 punti base più ampi, mentre quelli del Medio Oriente si sono ristretti di 2 punti base.

Facendo un passo indietro, osserviamo che, oltre alle valutazioni ampiamente favorevoli, l’EMD è aiutato dal fatto che la maggior parte delle banche centrali dei mercati emergenti ha iniziato a inasprire la politica già nel 2021, a differenza delle banche centrali dei mercati sviluppati. Inoltre, gli effetti dei rialzi della Fed statunitense tendono ad essere ampiamente prezzati in anticipo rispetto ai decolli della Fed, e storicamente l’EMD ha mostrato una performance abbastanza positiva durante le fasi iniziali dei recenti cicli di rialzo della Fed.

Antonella Manganelli
Quale asset allocation per regioni/paesi/scadenze/rating state prediligendo e quale evoluzione ritenete sia plausibile nei prossimi mesi per l’universo delle obbligazioni emesse dai paesi emergenti?

Considerando la varietà di rischi e opportunità, Payden vede valore nel mercato locale e nel credito high yield che beneficiano dell’andamento positivo nelle materie prime, nei tassi e nelle valute locali in cui le banche centrali sono state proattive o affrontano una minore pressione inflazionistica. E in una varietà di emittenti societari dai fondamentali forti e con resilienza al contesto attuale.

In particolare, rispetto al conflitto Russia-Ucraina, abbiamo ridotto l’esposizione ai mercati locali egiziani, alle società cinesi (quelle le cui valutazioni si sono mantenute solide – non eravamo detentori di società immobiliari cinesi), a Tunisia, Georgia, Kazakistan, fiorino ungherese e zloty polacco.


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Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.