A cura di Flavio Carpenzano, Investment Director Reddito Fisso di Capital Group

Nel corso del 2024, mentre l’inflazione globale continuava a scendere, molte delle principali banche centrali, tra cui la Federal Reserve (Fed) statunitense, la Banca Centrale Europea (BCE) e la Banca d’Inghilterra (BoE), hanno iniziato a ridurre i tassi di interesse.

Flavio Carpenzano

Sebbene il ritorno del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca abbia indotto il mercato a riprezzare la velocità e il livello di adeguamento del tasso dei Fed funds, la direzione di marcia probabile è quella di ulteriori tagli previsti durante il 2025.

Tuttavia, dopo la rapida normalizzazione dei tassi di interesse nel 2022, i rendimenti obbligazionari sono saliti ben al di sopra dei livelli disponibili nell’era post-crisi finanziaria globale (GFC). E si prevede che rimarranno strutturalmente più elevati. Ciò significa che i rendimenti dei settori creditizi quali il credito investment grade, il debito cartolarizzato, l’high yield, mercati emergenti in valuta forte continuano a essere a livelli interessanti.

Ad esempio, le obbligazioni corporate investment grade di alta qualità hanno continuato a offrire agli investitori rendimenti di circa il 5%, un livello paragonabile a quello disponibile all’inizio del 2023. Nel frattempo, il calo dell’inflazione registrato in questo periodo ha fatto sì che il rendimento reale disponibile per gli investitori sia aumentato.

Questo dato è significativo perché i livelli di rendimento sono storicamente fortemente correlati ai rendimenti complessivi futuri di un asset. Possono quindi fornire un utile riferimento per i risultati futuri attesi.

Mentre i rendimenti obbligazionari sono rimasti elevati, i dati mostrano che gli investitori mantengono ancora una significativa allocazione alla liquidità, con gli asset in gestione dei fondi del mercato monetario a livelli storicamente elevati. Sebbene questi strumenti abbiano storicamente rappresentato un safe heaven per gli investitori quando i rendimenti sono aumentati, si prevede che nei prossimi anni la liquidità diventerà un asset più costoso.

L’investimento in obbligazioni potrebbe aiutare gli investitori a bloccare più a lungo l’attuale livello di reddito relativamente elevato e a beneficiare potenzialmente dei guadagni di prezzo dovuti alla duration delle obbligazioni. Entrambi i fattori potrebbero contribuire a compensare l’eventuale volatilità dei prezzi.

Con l’avanzare del ciclo dei tassi d’interesse e il calo dei tassi, la capacità di investire in tutto lo spettro del reddito fisso mantenendo un profilo di rischio bilanciato – un equilibrio strutturale tra obbligazioni di qualità superiore e a più alto rendimento – potrebbe fornire un vantaggio di reddito complessivo rispetto alla liquidità.