Le Borse europee proseguono i rialzi di ieri sulla scia del rally di Wall Street. Positive anche le Borse asiatiche. In Giappone maxi piano anti-Covid varato dal governo di Shinzo Abe 

Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Apertura positiva per le borse europee
Partenza in deciso rialzo per Borse europee che proseguono i rialzi di ieri sulla scia del rally di Wall Street. Nei primi minuti di contrattazione a Francoforte il Dax avanza del 3,5%, a Parigi il Cac40 guadagna il 3,1% e a Londra l’indice Ftse100 segna un +2,80%, nonostante la notizia riguardante il premier Boris Johnson che è stato trasferito in terapia intensiva dopo che le sue condizioni sono peggiorate. Piazza Affari è in rialzo di circa il 3,5%. Volano i titoli bancari, Enel, Eni, FCA, Exor, DiaSorin, Nexi, Ferragamo, Stm e Unipol. Nessun titolo al momento è negativo.

Wall Street chiude in forte rialzo
Inizio di settimana in forte rialzo per Wall Street, con Dow Jones ha guadagnato il 7,73%, S&P 500 +7,03% e Nasdaq 100 +7,35%. Il mercato azionario americano è stato sostenuto dalle speranze e dalle attese di un miglioramento, nei prossimi giorni, dei dati relativi ai contagi e ai decessi causati negli Usa dalla pandemia da coronavirus. Il rally di ieri è stato comunque insufficiente per ripianare le perdite che i listini azionari hanno accusato da inizio anno. American Express ha messo a segno un balzo del 13,95%, seguita da Visa (+11,58%) e Boeing (+19,47%). Capri Holdings ha fatto registrare un’impennata del 25,91%, in compagnia di PVH Corp. (+28,14%) e di Nordstrom (+24,14%).

Borse asiatiche positive
Focus in Asia sull’azionario cinese, con lo Shenzhen composite che è balzato fino a +2,69% e lo Shanghai composite +1,97% dopo la notizia secondo cui in cui, per la prima volta dall’emergenza coronavirus, non ci sarebbe stato nessun decesso causato dalla malattia COVID-19. E’ quanto ha riportato la Commissione nazionale sanitaria della Cina, rendendo noto, anche, che in data 6 aprile sono stati riportati soltanto 32 casi in più di persone infettate dal virus. Acquisti anche a Hong Kong, con l’indice Hang Seng in crescita di oltre +1%. Molto bene anche la borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 salito del 2,01%.

Euro Dollaro a 1,0870
Euro Dollaro a 1,0870, con il biglietto verde che perde terreno sui persistenti timori per la pandemia.

Petrolio in rialzo
Secondo fonti Reuters, Arabia Saudita e Russia sarebbero vicine a un accordo per mettere fine alla guerra dei prezzi, e Mosca sarebbe pronta a tagli significativi alla produzione. I futures sul Brent salgono del 1,60% a 33,60 al barile, il Wti Usa sale del 3,20% a quasi USD 27.

Giappone: dati macro
In Giappone la spesa delle famiglie ha registrato a febbraio un rialzo dello 0,8% su mese e un calo dello 0,3% su anno, contro attese rispettivamente per -0,2% e -3,9%; a rallentare la flessione la corsa a mascherine protettive e generi alimentari di base. Il leading indicator di febbraio sale a 1,6 da -0,4 pts di gennaio.

Giappone verso maxi piano
Attenzione in Giappone al maxi piano anti-Covid varato dal governo di Shinzo Abe che, secondo fonti Reuters, prevede spese fiscali per un valore di JPY 39 trilioni, l’equivalente di USD 357 mld, nell’ambito di un pacchetto di stimoli economici da JPY 108 trilioni. Il valore del piano, che deve essere ancora approvato dal Parlamento del Giappone, supera quello delle misure lanciate dal Paese a seguito della crisi finanziaria del 2008-2009.

Germania: produzione industriale febbraio
In Germania la produzione industriale ha segnato a febbraio un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente, sorprendendo gli analisti che si aspettavano invece un calo dello 0,9% dopo che a gennaio si era assistito a un balzo della produzione del 3,2%.

Agenda macro
L’agenda macro di oggi si apre con il dato sulla produzione industriale in Germania e prosegue con le vendite al dettaglio in Italia. Sempre l’Istat diffonderà il rapporto mensile sull’economia. Previsto il vertice in videoconferenza dei ministri delle Finanze dell’Eurozona per un confronto sulla linea comune da seguire per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus. Intanto al Senato prosegue l’esame del decreto legge Cura Italia.