A cura di Greg Wilensky, Portfolio Manager, Janus Henderson
Riteniamo che la Federal Reserve guarderà con favore al rapporto sull’inflazione appena pubblicato. E, allo stesso tempo, pensiamo che i mercati avranno una reazione positiva.
I dati sull’inflazione di questa settimana mantengono vive le speranze di un primo taglio del tasso di riferimento della Fed a luglio. Affinché questo si concretizzi sarebbe però necessario che questi piccoli, ma positivi, passi indietro nella direzione della moderazione dell’inflazione siano rapidamente supportati da una combinazione di notizie positive più significative sull’inflazione stessa e/o da segnali più concreti di debolezza del mercato del lavoro nelle prossime dieci settimane.
Combinando le componenti specifiche dei dati PPI e CPI di questa settimana, la lettura dell’indice dei prezzi al consumo di base di questo mese supporta un calo allo 0,2%.
Il mercato sta valutando due tagli per il 2024, una previsione che vediamo come ragionevole. Tuttavia, pensiamo che non siano previsti tagli sufficienti per il 2025 e il 2026. I contratti futures di dicembre 2026 suggeriscono che i Fed Funds si attesteranno ancora intorno al 3,8%.
Riteniamo che la Fed porterà il tasso dei Fed Funds significativamente al di sotto di questo livello, sia perché l’inflazione tornerà verso il suo obiettivo in caso di atterraggio morbido, sia perché un’economia più debole farà scendere il dato inflattivo al di sotto dell’obiettivo.
Redazione
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