Il vento demografico contrario è reale. Ma lo sono anche le opportunità di investimento le realtà aziendali che stanno già rispondendo a questo nuovo scenario. Sally Springer, senior sustainable research analyst, global research di Columbia Threadneedle Investments

Il Giappone è il caso più emblematico di società ricca e industralizzata che ha subito gli effetti della crisi demografica: al suo apice nel 1994, l’economia giapponese rappresentava il 18% del PIL globale; oggi, a causa dell’invecchiamento della popolazione, questa quota si è ridotta al 4%. Anche negli Stati Uniti e in Europa le prospettive demografiche sono fonte di preoccupazione.
Attualmente il fenomeno si è esteso anche ad alcuni dei paesi emergenti: secondo una recente ricerca dell’Università della Pennsylvania, il 2023 ha segnato il primo anno nella storia dell’umanità in cui il tasso di fertilità globale è sceso al di sotto del livello di sostituzione. Questo fenomeno riguarda sia le economie avanzate che quelle emergenti, con tassi preoccupanti in diversi Paesi: Stati Uniti (1,6 nascite per donna), Brasile (1,47), Colombia (1,06), Thailandia (0,98) e Spagna (1,16).
Implicazioni per gli investitori
La nostra tesi d’investimento appare chiara: a emergere saranno le aziende che sapranno adattarsi per prime – sfruttando la tecnologia per compensare la carenza di manodopera o sviluppando prodotti e servizi su misura per una popolazione che invecchia. Guardando, ad esempio, all’innovazione sanitaria, le aziende che sviluppano soluzioni per l’invecchiamento della popolazione possono beneficiare della crescita della spesa sanitaria, destinata a raggiungere l’8,1% del PIL. Rispetto, poi, alle tecnologie di automazione, le imprese che adottano soluzioni automatizzate possono ottenere un vantaggio competitivo in contesti caratterizzati da scarsità di manodopera. Ancora, se pensiamo ai servizi di gestione patrimoniale, questi operatori beneficiano di un vento favorevole di lungo periodo, in quanto le fasce di popolazione più anziane detengono una quota significativa della ricchezza e necessitano di soluzioni per la pensione.
Intelligenza Artificiale: la risposta tecnologica al declino demografico
Di fronte a mercati del lavoro sempre più rigidi, le imprese stanno accelerando l’adozione di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale per incrementare la produttività. Dai settori manifatturiero e retail fino ai servizi, le aziende stanno investendo in modo significativo nelle tecnologie AI per potenziare l’efficienza dei lavoratori e automatizzare le attività ripetitive. Il punto chiave è che queste tecnologie consentono di sostenere la crescita economica futura senza dover aumentare proporzionalmente la forza lavoro, modificando in modo strutturale il legame tra produzione economica e occupazione. Tuttavia, questa transizione tecnologica non è priva di tensioni. I dati più recenti indicano che i neolaureati stanno affrontando tassi di disoccupazione superiori a quelli della forza lavoro generale. Inoltre, l’analisi del sentiment dei dipendenti mostra una crescente preoccupazione: quasi la metà dei riferimenti all’AI nelle recensioni di aziende non tecnologiche esprime timori legati alla sicurezza del posto di lavoro.
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

