Michele Morganti, Head of Insurance & AM Research, Senior Equity Strategist di Generali Investments

Il quadro finanziario rimane molto accomodante, con una probabilità di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve a settembre.
Segnali favorevoli includono l’impulso dell’M2 (massa monetaria), i rendimenti del credito, i flussi di cassa positivi e la liquidità presso la Fed. Le azioni americane beneficiano di riacquisti di azioni proprie, superiori del 30% nel 2025 rispetto al 2024, mentre le IPO sono basse.
Stagione degli utili
La stagione di rendicontazione del secondo trimestre è quasi conclusa negli Stati Uniti e ha raggiunto l’80% in Europa e tra le aziende dell’Eurozona. I risultati sono sopra le stime, con utili dell’S&P 500 cresciuti dell’11% su base annua nel secondo trimestre, e le vendite in accelerazione (+5,8%).

Le sorprese positive sugli utili sono all’85%, al massimo negli ultimi quattro anni. In Europa, gli utili sono cresciuti del 3,9%, mentre le vendite sono scese del 2,1%. I margini aziendali rimangono solidi, sostenuti da vari fattori. I CEO statunitensi sono fiduciosi e il 78% delle aziende ha alzato le previsioni di vendita.
Si prevede un leggero rallentamento degli utili nei prossimi mesi, con una ripresa entro fine anno. La preferenza rimane per le azioni, con cautela sui rischi di sopravvalutazione negli USA, rendimenti elevati, rallentamento del PIL e incertezza politica.
Dove investiamo
Tatticamente neutrali sull’Eurozona, con preferenze per il settore IT statunitense e una visione di lungo termine favorevole all’Eurozona. A livello europeo, si preferiscono MDAX e small cap, riducendo l’esposizione su MSCI Francia. Tra i mercati emergenti, si preferiscono Cina, India, Corea e Polonia. A medio termine, si consiglia di diversificare includendo esposizioni su SPX ponderato, oro, AI (fase 4) e uranio.
Allocazione settoriale europea
La stagione di reporting del secondo trimestre evidenzia un calo a doppia cifra su base annua degli utili nel settore Energia e nei Consumi (esclusi i servizi).
Al contrario, i risultati sono stati migliori per i settori Finanza, Healthcare e Tecnologia dell’Informazione, tutti con una crescita positiva degli utili per azione su base annua. Pur mantenendo un orientamento ciclico e un focus sull’esposizione domestica di qualità, adottiamo una posizione più difensiva aumentando la nostra esposizione su Pharma, grazie a valutazioni convenienti e a una maggiore chiarezza sui dazi commerciali.
Riduciamo invece l’allocazione in Utilities e Materiali di Consumo, considerandoli neutrali a causa dei prezzi elevati e delle revisioni al ribasso degli utili. Siamo più favorevoli ai titoli a piccola capitalizzazione rispetto a quelli a grande capitalizzazione, così come a settori quali Banche, Aerospazio e Difesa, Prodotti da costruzione, Edilizia, Retail alimentare, Assicurazioni, Pharma, Real Estate, Retail, e Semiconduttori.
Manteniamo, invece, una posizione di underweight su Auto, Beni durevoli, Energia, FBT, HPP, Media, Trasporti e Utilities.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

