Il commento in seguito al meeting della BCE di Pimco e Dws
Konstantin Veit, Portfolio Manager di PIMCO, commenta:

“La BCE ha ridotto il tasso sui depositi al 2%, un livello che dovrebbe rappresentare il punto medio di un intervallo di politica monetaria neutrale secondo la maggioranza dei membri del Consiglio direttivo.
Il tasso terminale prezzato dal mercato, pari a circa l’1,75%, sembra ragionevole e rimane coerente con una gestione ciclica nell’ambito di un intervallo di politica monetaria neutrale.
Le discussioni del Consiglio direttivo, da questo punto in poi, verteranno probabilmente sull’orientamento più appropriato da adottare in futuro. E, in particolare, sulla necessità o meno di un orientamento decisamente accomodante per evitare che l’inflazione scenda al di sotto dell’obiettivo di stabilità dei prezzi nel medio termine.
Ad aprile, la BCE ha eliminato ogni riferimento a un orientamento restrittivo dalla dichiarazione sulla politica monetaria, in parte per evitare che si pensasse che il livello neutrale dei tassi di interesse fosse necessariamente il punto di arrivo dell’attuale ciclo.
Riteniamo che i rischi per le prospettive di inflazione a medio termine rimangano equilibrati, che la BCE vorrà preservare un margine di manovra convenzionale della politica monetaria e che mirerà a ridurre al minimo il rischio di dover invertire la rotta poco dopo aver raggiunto il tasso terminale.
Guardando alle riunioni future, nel nostro scenario di base prevediamo che la BCE manterrà i tassi invariati nella riunione di luglio. E procederà a un ultimo taglio dei tassi a settembre. Probabilmente sarà necessario un quadro più recessivo affinché la BCE possa procedere più rapidamente e in modo più incisivo in questo ciclo di tagli.”
Ulrike Kastens, Senior Economist di DWS, aggiunge:
“Oggi la Banca Centrale Europea (BCE) ha abbassato il tasso sui depositi per l’ottava volta consecutiva, portandolo al 2,0%. In totale, ciò significa una riduzione di 200 punti base nel corso di 12 mesi.

Il principale motivo di questa decisione è il miglioramento delle prospettive sull’inflazione, come riflesso nelle previsioni per il periodo 2025–2027. In media, l’inflazione dovrebbe attestarsi leggermente al di sotto dell’obiettivo nei prossimi anni.
Sebbene le previsioni di crescita non siano cambiate, alcuni segnali di aumento della spesa pubblica per difesa e infrastrutture, contenuti nella dichiarazione introduttiva, suggeriscono che le stime del PIL potrebbero essere riviste al rialzo nei prossimi mesi.
Secondo la Presidente Lagarde, la BCE si trova attualmente in una buona posizione per affrontare l’incertezza e il contesto attuale. Questo lascia intendere una possibile pausa nel ciclo di tagli ai tassi di interesse.
Tuttavia, a precisa domanda, Lagarde ha ribadito che la BCE rimane fortemente dipendente dai dati. Le decisioni continueranno a essere prese riunione per riunione. In altre parole, l’esito della prossima riunione di luglio resta incerto.
Tuttavia, lo spazio per ulteriori tagli ai tassi si sta riducendo visibilmente, man mano che l’inflazione si avvicina all’obiettivo. In generale, riteniamo che le incertezze legate al commercio e alla politica economica indichino che la BCE non abbia ancora concluso il proprio ciclo di tagli.”
Redazione
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