Apertura in rialzo per le borse europee dopo lo sprint di Wall Street. Dollaro debole contro euro a 1,1130. La Reserve Bank of Australia taglia i tassi di interesse al minimo storico

Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Apertura in rialzo per le borse europee, dopo il fallito tentativo di rimbalzo di ieri, incoraggiate dallo sprint di Wall Street. Piazza Affari guadagna circa il 2% nelle prime battute. Positivi al momento tutti i titoli del listino, in particolare i bancari, A2A, DiaSorin, Hera, Snam, Exor e Unipol.

Atlantia (EUR 18,965): Moody’s ha declassato Atlantia e Autostrade a Ba3 con prospettive negative. La mossa riflette l’aumento della pressione politica e dei rischi al ribasso dopo un decreto che modifica retroattivamente e unilateralmente i termini e le condizioni delle concessioni autostradali. Riflette anche la mancanza di progressi nelle discussioni legate al futuro della concessione di Autostrade. Le lunghe battaglie legali potrebbero aumentare l’incertezza.

Banco BMP (EUR 1,858): atteso il CdA per l’approvazione del nuovo piano strategico al 2023; segue presentazione agli analisti.

FCA (EUR 10,828): in base ai dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono state 162.793 le immatricolazioni di auto nuove, in calo del -8,8% su anno. Nei primi 2 mesi 2020, il mercato scende del -7,3%, con 318.545 vetture contro le 343.764 dello stesso periodo 2019. Leggermente meglio del mercato fa FCA con -6,7% immatricolazioni a febbraio.

Pirelli (EUR 4,10): utile netto 2019 a EUR 457,7 mln (+3,5%), propone dividendo di EUR 0,183 per azione da EUR 0,177 su 2018. La società rinnova inoltre l’autorizzazione in ambito programma EMTN per emissione bond fino a EUR 1,8 mld entro 31 marzo 2021.

Inizio di settimana positivo per Wall Street, che scommette su un’azione concertata antivirus da parte delle banche centrali del G7, e che ha archiviato gli scambi in forte rialzo con il Dow Jones ha guadagnato il 5,09%, S&P 500 +4,60% e Nasdaq 100 +4,92%. Tra le Blue Chips, il riscatto del Dow Jones oggi è stato guidato dagli acquisti sui titoli come Walmart (+7,62%), Merck (+6,33%) ed Apple (+9,31%). Sul tabellone elettronico del Nasdaq, nel settore delle biotecnologie, le azioni della Forty Seven hanno piazzato un rally del 61,91%, in scia all’annuncio che Gilead Sciences Inc. acquisirà la società a USD 95,50 per azione in cash. Sempre al Nasdaq, ma nel settore retail, i titoli di Costco Wholesale hanno archiviato la seduta con un balzo del 9,96%, in seguito al fatto che i consumatori, per i timori legati al coronavirus, potrebbero avviare una corsa agli accaparramenti. Attesi in giornata i risultati di Hewlett Packard.

Borse asiatiche incerte stamane, con l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo che ha chiuso la sessione in calo dell’1,22% dopo il flop dell’operazione repo della Bank of Japan, ma anche per lo smorzarsi delle speculazioni su un intervento deciso da parte dei paesi del G7 per contrastare gli effetti sull’economia provocati dal diffondersi del coronavirus nel mondo. La banca centrale di Kuroda ha offerto di acquistare titoli governativi giapponesi per un valore di 500 miliardi di yen attraverso operazioni repo, ottenendo però bond per soli 150 miliardi. Tra le altre borse, Shanghai sale dello 0,6%, Hong Kong è piatta.

Cambi: Eur/Usd a 1,1130. Sale lo yen, valuta rifugio, sull’affievolirsi delle speranze di un G7 a favore di nuove misure di stimolo.

Commodities: prezzi del greggio in aumento di oltre l’1% stamane, con il Wti a USD 47,50 al barile, sulle speranze di maggiori tagli alla produzione da parte dell’Opec e di misure delle banche centrali a bilanciare i timori per l’impatto del coronavirus.

Obbligazionario: il Bund future segna stamane un calo di 36 tick a quota 177,47 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 172 pb, con il tasso del Btp decennale che rende l’1,10%.

Macroeconomia: sul fronte macro sono oggi in arrivo in Italia ed in Eurozona i dati sulle disoccupazione in gennaio, e sempre in Area Euro la stima prezzi al consumo e i prezzi alla produzione di gennaio.

Australia: taglio dei tassi di interesse al minimo storico da parte della banca centrale, in quella che è considerata la prima di una serie di analoghe mosse a livello globale. E’ il quarto taglio della Reserve Bank of Australia in anno, che porta il tasso allo 0,5%, con porte aperte a ulteriori allentamenti.


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