Secondo Leandro Bovo, head of wealth & international advisory network development di Banca Generali, sono spesso gli stessi imprenditori a cercare per primi il rapporto con le società che operano nel private banking: le difficoltà economiche e geopolitiche che hanno contrassegnato gli ultimi anni hanno spinto molte piccole e medie aziende a cercare aiuto.

«Nel nostro caso sono gli stessi imprenditori che sempre più cercano la consulenza dei nostri banker. In questa fase di tensioni geopolitiche, che non favorisce il commercio internazionale e porta incertezza e talvolta difficoltà per le imprese, sta emergendo forte il bisogno di confrontarsi con una realtà come la nostra, che ha il vantaggio di porre al centro nel tempo la protezione del patrimonio, non solo finanziario ma anche d’impresa. Dalla nostra parte c’è anche l’assenza di conflitti di interesse nella ricerca di potenziali soluzioni alle sfide d’impresa e ciò porta i migliori partner a dialogare con l’imprenditore, nell’interesse della sua azienda e della sua famiglia. Questo elemento viene percepito di grande valore. È una relazione di fiducia che si vede nei numeri: i nostri clienti imprenditori sono oltre 10 mila e nell’ultimo biennio abbiamo supportato oltre 600 società accompagnandole verso un percorso di valorizzazione del patrimonio d’impresa».