Giornata mondiale dell’acqua. I commenti di Lgim, BlueBay e abrdn che analizzano le sfide e le opportunità legate al tema
Investire in tecnologia per combattere contro la crisi dell’acqua. Aanand Venkatramanan, Head of ETFs di LGIM

Il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, una ricorrenza istituita dall’Onu oltre 30 anni fa al fine di sensibilizzare il pubblico sulla crisi dell’acqua che si protrae ancora oggi e spingere gli stati membri a intraprendere azioni concrete per debellare questa annosa questione.
Ma come può un elemento che ricopre oltre il 70% del pianeta rappresentare non solo una problematica a livello mondiale, ma anche un’opportunità di investimento per noi di LGIM, tanto da spingerci, nel 2019, a quotare un ETF dedicato? La risposta sta nel fatto che di questo 70%, solo una minima parte (circa il 3%) è abbastanza “pura” per essere bevuta o per essere utilizzata in cucina, faccende domestiche e tante altre attività ed è per questo che l’acqua pulita è una risorsa estremamente rara. Si aggiunga anche che due terzi di questa è contenuta nei ghiacciai o non è comunque disponibile per altri motivi.
Considerando che la popolazione globale dovrebbe crescere da 7,9 miliardi di individui odierni a 9,7 miliardi nel 2050, è facile capire come mai la questione dell’acqua diventerà una problematica sempre maggiore in futuro. Un altro motivo che deve spingerci a usare questa risorsa in modo più efficiente è rappresentato dai cambiamenti climatici, che non solo aggiungono ulteriore pressione al tema, ma ne danno anche una dimensione nuova sotto tanti punti di vista. Per contestualizzare meglio lo scenario, si pensi che nel 2021 l’impatto economico derivante da uragani, inondazioni e siccità in paesi come l’Australia, il Canada, la Cina, gli Emirati, le Filippine, il Regno Unito e gli Stati Uniti si è attestato complessivamente a 224,2 miliardi di dollari, il doppio della media degli ultimi 20 anni. Se poi si va a considerare la spesa necessaria alla modernizzazione dell’infrastruttura idrica, il range dei costi va da 6,7 trilioni di dollari nel 2030 a 22,6 trilioni nel 2050. Infine, ad aggiungere ulteriore pressione al tema della fornitura di acqua è la questione delle perdite che si registrano nel sistema di tubature collegate alle nostre abitazioni. Per fare un esempio, in Uk ci sono 346.455 chilometri di tubature idriche, che tutti i giorni fanno registrare un ammontare di perdite che potrebbe riempire fino a 1.245 piscine olimpioniche.
Alla luce di ciò, la questione dell’acqua è e sarà una tematica che attrarrà una grande quantità di denaro per risolvere tutte le problematiche presentate. Per questo può essere considerata anche come una grande opportunità di investimento e per questo, nel 2019, noi di LGIM abbiamo quotato il L&G Clean Water UCITS ETF, che permette agli investitori di crearsi una posizione verso questo tema, in modo più specifico e senza sovrapporsi con gli indici tradizionali. In particolare, il nostro fondo racchiude le azioni di imprese attive nello sviluppo di tecnologie che permettano alle utility di gestire le risorse idriche in modo più efficiente, come “registratori”, sensori e contatori smart, che permettono agli utenti e alle utility di avere l’accesso a informazioni dettagliate sul consumo di acqua e sulla presenza di perdite. Questo non è solo un segmento essenziale per incrementare la produzione, la distribuzione e il consumo di acqua pura, ma anche un mercato in forte espansione; infatti, secondo le nostre previsioni, la gestione smart dell’acqua dovrebbe crescere di un tasso aggregato annuo del 14,2% tra il 2022 e il 2031.
Ecco come investire per affrontare la crisi idrica. Robert Lambert, Portfolio Manager, Investment Grade, RBC BlueBay AM

Da alcuni anni gli investitori riconoscono l’importanza dell’acqua come tema di investimento. Per questo motivo è inclusa tra i sette temi legati alle persone e al pianeta, considerati nella strategia del BlueBay Impact-Aligned Bond Fund.
Ma la siccità che ha colpito l’Europa l’anno scorso e le perdite di acque reflue nel Regno Unito a partire dal 2021 non hanno fatto altro che sottolineare l’importanza di una buona gestione e amministrazione dell’acqua.
In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, ecco una sintesi degli ultimi sviluppi e del loro significato per gli investitori.
La siccità e il suo impatto sulla produzione di energia
Le ondate di calore della scorsa estate hanno portato alla peggiore siccità in Europa degli ultimi 500 anni. Oltre a provocare incendi devastanti e a costringere l’introduzione di restrizioni per l’uso dell’acqua, la siccità ha avuto gravi implicazioni per la produzione di energia, esacerbando i prezzi già elevati di elettricità e gas. Ad esempio, ha ridotto la disponibilità di energia idroelettrica. A luglio 2022, i bassi livelli d’acqua nei bacini hanno fatto sì che, per la prima volta, la produzione idroelettrica mensile nell’UE sia scesa al di sotto dell’energia solare.
Tuttavia, non è stata colpita solo l’energia idroelettrica. EDF è stata costretta a ridurre la produzione delle centrali nucleari sul Rodano e sulla Garonna a causa della mancanza di acqua fluviale per raffreddare i reattori, mentre le centrali tedesche hanno segnalato una carenza di carbone a causa dell’interruzione dei trasporti sul Reno.
In qualità di investitori, non solo dobbiamo monitorare quali emittenti sono più esposti a questi effetti, ma anche quali stanno adottando misure per sviluppare e adottare soluzioni.
Dialogando con diverse società idriche internazionali abbiamo compreso che i problemi legati alle perdite idriche e all’inquinamento sono diffusi ovunque, non solo nel Regno Unito.
Negli Stati Uniti, ad esempio, molte città e sistemi idrici presentano tubature e infrastrutture obsolete. L’American Society of Engineering, nella sua pagella del 2021, ha assegnato all’infrastruttura dell’acqua potabile degli USA un voto D.
Allo stesso modo, in molti Paesi in via di sviluppo, l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici rappresenta una sfida enorme.
La performance come tema d’investimento
In generale, come ha performato il tema dell’acqua sui mercati?
Le società europee del settore idrico si sono mosse in linea con il mercato europeo delle obbligazioni societarie, che nel 2022 ha sofferto a causa dell’impatto della guerra in Ucraina sui mercati energetici, sulle catene di approvvigionamento e sull’inflazione dei costi.
Sebbene le società idriche europee siano state parzialmente isolate da queste sfide, dato che acquistano una parte significativa dell’energia attraverso contratti a prezzo fisso a lungo termine, la pressione a breve termine è stata comunque elevata. In media, i costi dell’energia sono raddoppiati, un dato significativo se si considera che in genere rappresentano circa il 10% della base dei costi.
Al di fuori dell’Europa, le società idriche degli Stati Uniti e dei mercati emergenti hanno ottenuto risultati migliori grazie a un impatto meno diretto sui prezzi dell’energia. Gli Stati Uniti, ad esempio, godono di indipendenza energetica, con abbondanti forniture di gas e un mercato dell’elettricità più efficiente. Inoltre, riguardo all’inflazione, la Federal Reserve ha agito più rapidamente della BCE.
Complessivamente, quest’anno prevediamo un rimbalzo. Il mercato delle obbligazioni societarie statunitensi appare piuttosto ricco e le opportunità offerte dalle obbligazioni europee sono molto più ampie.
Il ruolo delle aziende innovative per preservare una risorsa fondamentale per la vita. Sarah Norris, Head of ESG Equities, abrdn

L’acqua è una risorsa preziosa e limitata, essenziale per la vita sulla Terra. Tuttavia, i progressi per garantire l’accesso universale ai servizi igienici di base e per incoraggiare la protezione e l’uso responsabile delle risorse oceaniche sono drammaticamente in ritardo. Ogni anno, il 22 marzo, si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua per richiamare l’attenzione su questi problemi e sollecitare un cambiamento.
Gli sforzi per garantire l’accesso universale all’acqua potabile e ai servizi igienici di base stanno vacillando. Si stima che due miliardi di persone in tutto il mondo non dispongano di acqua potabile sicura e che altri 3,6 miliardi non abbiano servizi igienici gestiti in modo sicuro. Contemporaneamente, assistiamo al degrado degli ecosistemi idrici mondiali a un ritmo allarmante. Negli ultimi 300 anni, oltre l’85% delle zone umide del pianeta è andato perduto. La crescente acidificazione minaccia la vita marina, mentre l’inquinamento da plastica sta soffocando gli oceani.
Il 2022 è stato caratterizzato da numerosi eventi meteorologici estremi in tutti i continenti, con tempeste, siccità e inondazioni gravi e devastanti. Le forti piogge monsoniche in Pakistan hanno causato inondazioni improvvise e frane, distruggendo 1,7 milioni di case, causando 32 milioni di sfollati, la morte di 1.700 persone e spingendo quasi nove milioni di persone verso la povertà.
Nel frattempo, il Corno d’Africa ha sperimentato la più lunga e grave siccità mai registrata. In Somalia, Kenya ed Etiopia 21 milioni di persone sono ora in condizioni di insicurezza alimentare. Tra queste, circa tre milioni di persone si trovano a un livello di “emergenza” o superiore, il che significa che possono passare giorni senza mangiare e che sono state costrette a vendere i propri beni.
Con una popolazione mondiale in crescita, le soluzioni che consentono un uso e una gestione più efficienti dell’acqua e che promuovono una migliore cura dei nostri oceani sono essenziali per contribuire a soddisfare la crescente domanda e dipendenza dalle nostre risorse idriche.
All’interno dei nostri fondi sostenibili, ma anche più in generale nei fondi core, cerchiamo società con forti prospettive di crescita. Considerato il fabbisogno insoddisfatto, le società i cui prodotti e servizi miglioreranno l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, nonché l’efficienza delle infrastrutture esistenti, offrono notevoli opportunità di guadagno. Esistono anche opportunità per le aziende che dimostrano una leadership nel settore idrico riducendo al minimo l’uso dell’acqua o riutilizzandola il più possibile, il che dovrebbe anche ridurre i costi.
Dunque, dove troviamo le opportunità?
Tra le aziende che migliorano l’utilizzo dell’acqua c’è Tetra Tech, società di consulenza per la gestione delle risorse, specializzata in servizi idrici. L’azienda assiste i clienti in una serie di progetti legati all’acqua, dal riutilizzo dell’acqua in Mongolia alla gestione delle perdite idriche in Giordania, fino alla ricostituzione e al riutilizzo delle acque sotterranee in California.
Tetra Tech sostiene 70.000 progetti di riutilizzo e conservazione dell’acqua in 100 Paesi. Questi includono progetti di prevenzione delle inondazioni, gestione delle acque piovane, trattamento delle acque reflue e gestione delle forniture idriche. Dove possibile, vengono utilizzate soluzioni naturali, come la creazione di un “frangiflutti vivente” per stabilizzare la linea di riva della palude e sostenere la biodiversità in Alabama, e l’infrastruttura verde per le acque meteoriche per trasformare il modo in cui vengono gestite le acque piovane a Raleigh, nella Carolina del Nord.
L’anno scorso hanno contribuito a trattare, salvare o riutilizzare 328.000 Megalitri di acqua e a proteggere, gestire o ripristinare 178 milioni di ettari di terra e acqua. I loro progetti hanno inoltre impedito l’emissione di 20,6 milioni di tonnellate metriche di CO2 equivalente.
Un’altra società è DSM, azienda olandese specializzata in prodotti per la salute e la nutrizione, tra cui integratori alimentari e ingredienti contenenti alternative vegetali al pesce. Offre aromi di pesce vegani, alternative a base di omega-3 delle alghe e olio naturale di alghe per l’alimentazione dei pesci. Una sola tonnellata dell’olio algale naturale Veramaris consente di evitare la cattura di 60 tonnellate di pesce selvatico per la produzione di mangimi per salmoni, proteggendo la biodiversità marina dei nostri oceani.
Le aziende la cui attività principale non è legata all’acqua possono comunque migliorare la gestione e il consumo dell’acqua. Azure Power ne è un esempio. Azure Power, azienda leader nel settore dell’energia solare in India, costruisce e gestisce alcuni dei più grandi progetti di energia solare del Paese. Tuttavia, l’India è un Paese a forte stress idrico e i pannelli solari, che attirano sporco e polvere, richiedono un lavaggio regolare per funzionare in modo efficace. L’azienda ha introdotto spazzole robotizzate per i pannelli solari per ridurre al minimo l’uso di acqua e ricicla il 50% dell’acqua di falda che utilizza e punta a raggiungere la neutralità idrica netta entro il 2023.
Questi sono solo alcuni esempi di aziende impegnate in questo senso. Poiché la domanda e la necessità di soluzioni sono in aumento, crediamo che le aziende possano offrire modi innovativi per affrontare il nostro fabbisogno idrico. Negli anni a venire, questo sarà sempre più essenziale per garantire che la vita sulla Terra possa accedere a forniture d’acqua pulite, sicure e abbondanti e che la vita negli oceani sia protetta.
Redazione
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