
responsabile del corporate,
real estate e art advisory
Banca Generali
Le donne costituiscono il 47% dei sottoscrittori di fondi, con un patrimonio medio di 43 mila euro, contro i 47 mila degli uomini: è un dato estremamente importante, che, nonostante tutti i problemi di genere, evidenzia la crescita della componente femminile in Italia.
Vale certamente la pena cercare di capire il fenomeno al di là dei semplici numeri.
Il cliente donna ha caratteristiche sue proprie rispetto all’investitore uomo? E quali sono le richieste e i bisogni che una cliente manifesta solitamente al suo consulente finanziario? È vero che le donne sono più prudenti o si tratta di uno stereotipo ormai ampiamente superato?
Secondo Maria Ameli, responsabile del corporate, real estate e art advisory di Banca Generali, le investitrici sono tendenzialmente più razionali rispetto agli uomini e sono spesso persone con le quali i consulenti lavorano meglio. «In Banca Generali assistiamo a una crescente percentuale di clienti donne interessate a una consulenza finanziaria evoluta a 360 gradi. Il fenomeno è in corso da qualche anno. Ha subito un piccolo rallentamento nel corso della pandemia, che ha avuto un impatto sulle famiglie e, principalmente, sulle figure femminili che sono state chiamate maggiormente alla cura, ma ora sta proseguendo a un ritmo sostenuto. In generale, venendo alla forma mentis finanziaria, le investitrici hanno uno sguardo di lungo periodo e questo è un enorme vantaggio per il consulente, che può maggiormente contribuire al loro successo finanziario: com’è noto, infatti, il tempo è un fattore fondamentale per la buona riuscita dell’investimento».
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Redazione
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