Intervista a Sara Cazzola, fund manager, Hedge Invest

Come si sono comportate le small cap europee in questa difficile fase di mercato e quali scelte di portafoglio (per paesi, settori etc) avete messo in atto per fa fronte alla situazione?

In un contesto macroeconomico inflazionistico la rapida risalita del costo del credito per le aziende europee ha contribuito alla discesa del mercato azionario specialmente in settori in cui le aziende hanno faticato a passare l’aumento dei costi al consumatore finale.
Il rischio di un’escalation nel conflitto Russo-Ucraino resta il motivo principale del rialzo del costo delle materie prime sostenuto da un aumento persistente del prezzo del petrolio e del gas erodendo i margini delle aziende più dipendenti dai processi di supply chain.
Le small cap hanno sottoperformato da inizio anno l’indice generale della borsa europea, scontando una potenziale maggiore difficoltà nel reperimento del funding da parte delle aziende a minore capitalizzazione in un contesto di tassi al rialzo. Guardando avanti, riteniamo che vi possano essere alcune aree, all’interno del comparto delle small cap, in cui sia possibile trovare valore: in particolare, vediamo opportunità selettive fra le small cap italiane e UK.
Talune aziende, infatti, potranno beneficiare di una maggiore flessibilità rispetto alle grandi imprese nel modificare processi di approvvigionamento e business model, consentendo un migliore adattamento al mutato contesto economico.
In particolare, guardando alle small cap italiane, le valutazioni del comparto hanno probabilmente prezzato eccessivamente il rischio politico derivante dalla caduta del Governo Draghi: molte di esse appaiono pesantemente sottovalutate, nonostante dalle analisi bottom-up non si evincano rischi significativi di profit warning.
Il recente risultato elettorale lascia sperare in una fine dell’incertezza politica, con potenziale inizio di una fase di stabilità, soprattutto se si confermerà una condotta di Governo vicina all’Europa e al rispetto dei target del PNRR. Da tenere sotto controllo la reazione del mercato alla nuova squadra di governo.
Nel Regno Unito, settembre è stato un mese difficile per tutto il mercato azionario considerando che nell’indice FTSE 350 solamente 7 titoli hanno performato positivamente.
Crediamo che la correzione dell’azionario abbia generato forti dislocazioni, ad esito delle quali potranno essere individuate, in modo selettivo, opportunità di acquisto in società di qualità, ad oggi sottovalutate, che riusciranno a proteggersi contro l’inflazione, e a sopravvivere nel contesto di rallentamento economico in corso.
A vostro avviso, quali condizioni dovrebbero materializzarsi per consentire alle quotazioni delle small cap del Vecchio Continente di risalire la china nel corso dei prossimi anni?
Nel complesso, riteniamo che le opportunità di investimento nel comparto delle small cap saranno soprattutto di natura selettiva, identificabili con un rigoroso approccio di stock picking.
Per un ritorno all’ottimismo sulle small cap, è invece necessaria un’inversione del trend di crescita dei prezzi e la conclusione del ciclo rialzista dei tassi da parte delle Banche Centrali.
In presenza di una “moderata” recessione, la fine della guerra in Ucraina genererebbe un calo netto del prezzo delle materie prime, soprattutto nel comparto energetico. E probabilmente rallenterebbe la salita dell’inflazione, pur non riportandola ai livelli ultrabassi degli ultimi 15 anni.
Queste condizioni dovrebbero beneficiare le aziende più esposte a una clientela con fascia di reddito medio/bassa a seguito di un aumento del loro potere di acquisto.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

