Fineco di recente ha lanciato per la propria rete di consulenti due applicativi di intelligenza artificiale.

Nei prossimi mesi ulteriori servizi verranno rilasciati per i  professionisti del gruppo. L’obiettivo infatti è quello di integrare quella che probabilmente è la tecnologia più dirompente di questo squarcio di secolo nel pacchetto di servizi volto a soddisfare le necessità dei clienti. In particolare la principale innovazione consiste nella possibilità per i consulenti di usare un tool con cui costruire portafogli personalizzati sulle esigenze dei clienti. Il software è stato rilasciato come parte della piattaforma X-Net utilizzata dall’azienda. Tramite di essa è possibile accedere all’intero catalogo di soluzioni offerte, dai fondi agli ETF ad ulteriori asset class che verranno aggiunte nel prossimo futuro.

Oltre a creare nuovi portafogli, è possibile comparare le caratteristiche di soluzioni già esistenti, consultare le schede prodotto e ottenere sintesi delle principali news del giorno.

La fase di rilascio, che ha coinvolto nelle prime due settimane di giugno tutti gli oltre 3mila consulenti della Rete Fineco, ha riguardato inoltre un secondo applicativo progettato per velocizzare la ricerca documentale da parte dei professionisti. Il tool permette ai consulenti di individuare riferimenti normativi e circolari interne partendo da singole esigente, velocizzando così gli adempimenti burocratici. Si tratta di un supporto che, forse meno sexy rispetto alle attività di costruzione di un portafoglio, rappresenta un fattore chiave per incrementare la produttività di professionisti che spesso devono curare una clientela piuttosto ampia.

L’obiettivo di Fineco pertanto è quello di sviluppare con la tecnologia il ruolo del consulente finanziario non di abbatterlo, nelle parole Paolo Di Grazia, Vicedirettore Generale e Responsabile Global Business:” Restiamo convinti che l’AI non sostituirà il consulente finanziario, ma ne diventerà un potente e indispensabile alleato: consentirà infatti di concentrarsi nel rafforzare la relazione, e permetterà di prendere decisioni strategiche basate sui dati”.