di Giancarlo Fonseca, country head, Lombard Odier Investment Managers Italia

La transizione energetica è guidata dalla straordinaria crescita dell’energia solare. I continui miglioramenti da un punto di vista economico, l’elevata modularità e il ruolo indispensabile nella transizione a zero emissioni fanno di questa tecnologia un punto di riferimento per gli investimenti a lungo termine.

UN PERIODO DIFFICILE

Nella prima metà del 2024, otto dei dieci fondi concentrati su questo tema hanno sottoperformato. Poiché i tassi d’interesse elevati hanno impattato i progetti di energie rinnovabili ad alta intensità di capitale, anche l’entusiasmo degli investitori è diminuito: da un picco di 37,8 miliardi di dollari di asset in gestione nel 2022, gli afflussi degli investitori europei sono scesi a 2,4 miliardi di dollari nel primo semestre di quest’anno. In questo periodo, diversi gestori patrimoniali di alto profilo sono usciti da iniziative chiave per il clima, come la rete di impegno collettivo Climate Action 100+ (CA100+). Le pressioni politiche potrebbero avere influenzato le aziende statunitensi, con la richiesta da parte della Commissione di Giustizia della Camera, guidata dai repubblicani, di documenti sull’iniziativa e di informazioni sulle azioni che intendevano intraprendere attraverso CA100+. Lombard Odier Investment Managers rimane un firmatario dell’iniziativa.

TRAGUARDO RAGGIUNGIBILE

Gli scienziati dubitano che l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 gradi Celsius, il traguardo più ambizioso previsto dall’Accordo di Parigi, sia ancora realistico. In effetti, la traiettoria verso un mondo più sostenibile non sarà mai agevole. Ma in un contesto a lungo termine, i dati indicano che le energie rinnovabili, e l’energia solare in particolare, hanno un futuro estremamente brillante. Nel 2022, il 19% dell’energia globale proveniva dall’elettricità, di cui il 17% da fonti rinnovabili. Entro il 2050, secondo le nostre proiezioni, l’elettricità coprirà la metà del fabbisogno energetico globale, e il 62% di questa quota proverrà da energia solare ed eolica. 1 Nell’ambito di questo cambiamento, prevediamo che l’energia solare sia il maggiore beneficiario della transizione dai combustibili fossili. 

IL FUTURO DEL SOLARE

L’energia solare è già presente nel mix energetico e genera circa il 6% dell’elettricità a livello mondiale, ma, a nostro avviso, la sua quota di capacità totale crescerà in modo esponenziale man mano che le fonti rinnovabili diventeranno la principale fonte di energia primaria del mondo. Le aspettative per le future installazioni solari sono aumentate notevolmente dall’inizio del decennio. Prevediamo che le aggiunte di capacità solare globale cresceranno a un tasso annuo composto del 16% fino al 2030, determinando un aumento della capacità totale di quattro volte. In termini finanziari, tra il 2022 e il 2030 si prevede che il mercato totale del solare su piccola scala passerà da 51 miliardi di dollari a 312 miliardi di dollari, mentre il mercato su scala pubblica crescerà da 65 miliardi di dollari a 217.2

Che cosa alimenterà questa immensa crescita? Ci sono cinque fattori chiave per cui il solare, a nostro parere, è in una posizione vantaggiosa per soddisfare le esigenze energetiche future. Il primo è il costo: la massiccia produzione cinese di componenti fa sì che i progetti solari su larga scala offrano oggi il costo livellato dell’elettricità più basso di qualsiasi altra fonte di energia. Inoltre, in base alla nostra analisi dei fattori di capacità e costi, il solare diventerà ancora più economico in futuro.3 Il secondo fattore è l’ambizione politica: una legislazione favorevole e una riforma della pianificazione nei mercati chiave dovrebbero incrementare significativamente la diffusione entro quattro o cinque anni. Il terzo è la resilienza delle catene di fornitura. La crescita programmata della capacità di polisilicio (il materiale chiave per la produzione di pannelli solari) supera di gran lunga le nostre previsioni per le installazioni e, sebbene la forte concentrazione della catena di approvvigionamento in Cina rappresenti un problema, riteniamo improbabili le restrizioni alle esportazioni. Il quarto è l’impronta geografica molto ridotta del solare rispetto all’eolico terrestre e può essere installato su terreni utilizzati per altri scopi, come edifici residenziali e commerciali, bacini idrici o parcheggi all’aperto. Infine, tutte le celle solari sono standardizzate, costruite in modo simile e possono essere combinate e distribuite su quasi tutte le scale, dalle piccole celle che alimentano l’illuminazione remota a vasti array su scala pubblica. Il sistema energetico passerà da una struttura lineare e centralizzata a una struttura multidirezionale e decentralizzata. Questo spostamento porterà i profitti dai fornitori di energia da combustibili fossili a quelli di energia e attrezzature rinnovabili. 

INVESTIMENTI IN CRESCITA

L’investimento in tutte le aree della catena di fornitura per il solare di piccola e media taglia è destinato ad aumentare rapidamente. Considerando il mercato totale indirizzabile per i soli cavi solari, prevediamo una crescita del mercato su piccola scala dagli attuali 51 miliardi di dollari a 312 nel 2030, e da 65 miliardi di dollari a 217 nel mercato su scala pubblica nello stesso arco di tempo.4  L’Asia sarà una forte fonte di domanda per il solare. Entro il 2025, la regione dovrebbe rappresentare la metà del consumo mondiale di energia elettrica e oltre il 70% della crescita della domanda globale di energia elettrica tra il 2023 e il 2026 proverrà da Cina, India e Sud-Est asiatico. A lungo termine, la Cina continuerà a guidare la domanda globale di elettricità, rappresentando circa il 26% entro il 2050, mentre la quota dell’India salirà al 14%. Tra il 2022 e il 2026, il volume totale di elettricità consumato dai data center potrebbe più che raddoppiare, raggiungendo i 1.000 terrawattora, equivalenti all’incirca al consumo di elettricità del Giappone.5 L’investimento in tutti i settori della catena di fornitura per il solare di piccola e media taglia è destinato ad aumentare rapidamente.

DOVE E COME INVESTIRE

Nonostante l’espansione del settore, è importante concentrarsi sulla qualità dei potenziali rendimenti disponibili e sull’investibilità complessiva dei numerosi sottosettori della generazione di elettricità solare. A nostro avviso, esistono interessanti opportunità nelle tecnologie, nei componenti e nelle infrastrutture che portano l’energia solare sul mercato. Tra questi vi sono i fornitori di software e sensori per le reti intelligenti, che permettono di fare coincidere meglio la domanda e l’offerta di elettricità in tempo reale, riducendo al minimo i costi e mantenendo stabile l’approvvigionamento energetico. Anche i software di gestione dell’energia per le aziende e i consumatori domestici, che tengono traccia dell’offerta e identificano i momenti migliori per il consumo, l’immagazzinamento o la vendita di energia, presentano un forte potenziale di investimento. Altre aree di potenziale opportunità includono gli inverter solari, che sono spesso abbinati a software per la gestione dell’energia e sono tipicamente più dipendenti da proprietà intellettuali specifiche rispetto ad altre parti della catena del valore. Anche le imprese di ingegneria infrastrutturale e di installazione potranno trarre vantaggio dall’introduzione di pacchetti di spesa pubblica per l’energia solare. Stiamo studiando questi settori per includerli nelle nostre strategie azionarie HolistiQ. Per un’esposizione più ampia alla transizione a zero netto, gli investitori possono puntare a cogliere la decarbonizzazione dell’economia investendo in tutti i settori (anche in quelli ad alta intensità di emissioni) in società che stanno riducendo in modo misurabile la CO2 o che hanno assunto impegni credibili in tal senso. La nostra ricerca indica che le aziende con obiettivi quantitativi convalidati dall’iniziativa Science Based Targets (Sbti) sono probabilmente in vantaggio rispetto alle altre in termini di riduzione delle emissioni e di velocità di decarbonizzazione. Abbiamo anche individuato i primi segnali di una migliore performance azionaria di queste aziende: nei due anni successivi alla stipula di un accordo convalidato dall’Sbti, esse hanno registrato una performance superiore a quella dei gruppi di pari livello fino al 3% su base cumulativa.6 Questa attenzione alla decarbonizzazione orientata a tutti i settori di mercato è al centro delle nostre strategie azionarie TargetNetZero.

1. holistiQ Investment Partners, dati a luglio 2024.  holistiQ è una denominazione commerciale del gruppo Lombard Odier Investment Managers (“LOIM”) e non è una partnership con personalità giuridica o un’altra entità giuridica separata. Eventuali operazioni concernenti holistiQ devono essere eseguite esclusivamente attraverso entità regolamentate LOIM e i rispettivi funzionari autorizzati. Systemiq Limited non è un’entità regolamentata e nulla del sito web è da intendersi quale implicazione che Systemiq Limited effettuerà attività regolamentate in qualsivoglia giurisdizione.

2. BloombergNEF, holistiQ, dati ad agosto 2024. A soli fini illustrativi.

3. Fonte: holistiQ Investment Partners, dati ad agosto 2024. A soli fini illustrativi.

4. holistiQ, dati ad agosto 2024. A soli fini illustrativi.

5. analisi di holistiQ, dati a luglio 2024. A soli fini illustrativi.

6. LOIM, Trucost, SBTi, dati a luglio 2024. A soli fini illustrativi. I risultati passati non sono un indicatore dei rendimenti futuri.

Informazioni importanti

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Data di pubblicazione: gennaio 2025


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