La vittoria elettorale di Milei allontana il rischio politico. Il risultato dissipa i timori di un ritorno al populismo dopo lo shock delle primarie di Buenos Aires a settembre. Thierry Larose, gestore di portafogli di debito emergente, Vontobel

Con LLA al 41% e i peronisti al 31%, il premio di rischio politico dell’Argentina sta calando drasticamente. Possiamo quindi aspettarci un forte rally delle obbligazioni globali in dollari e delle obbligazioni nazionali in pesos, mentre la valuta dovrebbe trovare un enorme sollievo grazie alla chiusura delle coperture e alla normalizzazione dei flussi. Per gli investitori, si tratta di un classico riposizionamento politico: un mandato forte, minore volatilità e un percorso più chiaro verso il ritorno all’accesso ai mercati entro il 2026. È un momento decisivo per l’esposizione sull’Argentina.
Per quanto riguarda il peso, non è prevista alcuna svalutazione dopo un risultato di questo tipo. Le pressioni pre-elettorali sulla valuta erano in gran parte dovute a coperture speculative e ad anticipi delle importazioni. Con le elezioni ormai alle spalle e il Treasury USA che continua a sostenere il mercato dei cambi, tale rischio è svanito. Si prevede che il peso si apprezzi e si mantenga comodamente all’interno del range di cambio.
Il governo può ora ricostituire le riserve e mantenere il trend disinflazionistico senza modificare il regime attuale. Un sistema senza bande di oscillazione potrebbe arrivare più avanti, nel 2026, una volta aumentati gli afflussi di capitale e gli investimenti diretti esteri. In sintesi, il peso è passato da essere una valuta difensiva ad apprezzarsi, come conseguenza dell’esito elettorale.
Dopo questo risultato, il rapporto tra Stati Uniti e Argentina è più forte che mai. Washington ha ottenuto quello che voleva: stabilità, riforme e niente ritorno al kirchnerismo. Circa 18 miliardi di dollari sono ancora disponibili nell’ambito dell’accordo di swap ESF da 20 miliardi di dollari e non sembra che ci sarà una riduzione.
Rocki Gialanella
Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.

