Apertura negativa per le borse europee. In arrivo i dati relativi ai prezzi alla produzione e le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione negli Usa. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

L’agenda macro di oggi, giovedì 13 gennaio, presenta alcuni spunti
interessanti. Tra i dati macro in rilievo oggi, i prezzi alla produzione e le nuove richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione negli Usa.

Da oltreoceano, l’edizione del Beige Book diffusa ieri dalla Federal Reserve
(Fed), relativa al periodo fino allo scorso 3 gennaio, evidenzia per la prima volta
il trasferimento dell’elevata inflazione dalle aziende sui consumatori.

Complessivamente il 2021 si è chiuso con una frenata per gli Usa, a causa
dell’emergere della variante Omicron e del perdurare della crisi della supply
chain. La Fed ha infatti comunicato che l’attività economica è cresciuta a un
ritmo modesto nella maggior parte dei dodici distretti in cui vengono divisi gli
Stati Uniti, mentre in precedenza era stata usata la definizione “da modesto a
moderato”.

Sul fronte asiatico, secondo quanto comunicato dalla Bank of Japan, in
dicembre la massa monetaria M2 sale in Giappone del 3,7% annuo, a JPY
1.178.400 mld, in ulteriore rallentamento rispetto al 4,0% di novembre (e al
4,2% registrato in settembre e ottobre). La massa monetaria M3 è invece
cresciuta del 3,4% annuo, contro il 3,5% precedente (3,7% il progresso di
settembre e ottobre). Secondo quanto comunicato dalla People’s Bank of China
(PboC), in dicembre le banche cinesi hanno erogato prestiti per CNY 1.130 mld,
contro i 1.270 mld di novembre e i 1.260 mld del dicembre 2020. Il dato è
inferiore ai 1.250 mld del consensus. I prestiti in essere sono invece aumentati lo
scorso mese in Cina dell’11,6% annuo, contro l’11,7% di novembre (11,9% in
settembre e ottobre). La crescita si confronta con la lettura invariata all’11,7%
del consensus e si attesta sui minimi dall’11,9% del marzo 2002.

Il cross euro/dollaro vale 1,1449, in calo di 0,01%, mentre il cambio euro/yen si
attesta su 131,12, in rialzo di 0,02% e il cambio usd/jpy scambia a 114,64 in
rialzo di 0,01%.

Derivati sul greggio negativi stamane. Il futures sul Brent perde lo 0,45% a
USD 84,29 il barile, mentre WTI Usa scende dello 0,56% a USD 82,18.

Stamane il Bund future ha aperto a 170,06, il Btp future a 145,89. Lo spread
Btp/Bund riparte da 140 pts, con il rendimento del nostro Btp decennale
all’1,347%.

Apertura negativa per le borse europee, con Piazza Affari che perde lo
0,10%. Negativi i titoli bancari. Bene CNH Industrial, STM, Prysmian, Exor e
Iveco Group. In ribasso Diasorin, Amplifon, Recordati, Inwit e Saipem.

Azionariato asiatico negativo stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo
che perde lo 0,96%, Hong Kong che scende dello 0,20%, Shanghai in ribasso
dell’1,17%, Seoul in calo dello 0,35%, solo Sidney sale dello 0,48%. Dopo una
seduta di modesto recupero per Wall Street, alla riapertura degli scambi sui
mercati asiatici la tendenza ha virato in negativo. A pesare, l’alert
dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha parlato di un boom di nuovi
casi a livelli smisurati, e le preoccupazioni per l’inflazione Usa, volata del 7% a
dicembre, come confermato dalla pubblicazione, ieri, dell’indice dei prezzi al
consumo.

Alla borsa di Hong Kong crolla il titolo dello sviluppatore immobiliare cinese
Sunac, -19% circa, dopo l’annuncio relativo alla sua decisione di vendere 452
mln di nuove azioni all’azionista di controllo Sunac International Investment
Holdings, per un valore di HKD 10 per azione.

Positiva la chiusura di Wall Street. Il Dow Jones è salito dello 0,11%,
l’S&P500 ha guadagnato lo 0,28%. In rialzo dello 0,19% il Nasdaq.
La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo dopo la pubblicazione del
dato sull’inflazione sostanzialmente in linea con le attese.
Tra i titoli in evidenza Biogen -6,70%. Il Centers for Medicare e Medicaid
Services (Cms), che sovrintende alla mutua Usa Medicare, ha dichiarato che
prevede di dare una copertura limitata al controverso Aduhelm, il farmaco
contro l’Alzheimer sviluppato dalla biotech del Massachusetts


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