«Il successo di Mediobanca Premier sta nell’allargamento della rete di distribuzione. Ovviamente tutto è importante, però la rete di consulenti finanziari e banker è quella che muove le masse. Quindi noi dobbiamo diventare, anche se lo siamo sempre stati, una macchina di recruitment ed è necessario che siamo molto concentrati su questo punto. Del resto, siamo arrivati alla conclusione di lanciare questa iniziativa anche perché ci veniva chiesto da molti professionisti, che ci dicevano che a loro sarebbe piaciuto molto lavorare a Mediobanca, ma chiedevano un‘entità che ha i valori di Mediobanca e il brand di Mediobanca».
Queste parole sono state pronunciate da Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, alla conferenza stampa di presentazione di Mediobanca Premier, il progetto dedicato alla gestione del risparmio delle famiglie italiane. In realtà non si tratta solo del rebranding di CheBanca!, ma di un’importante strategia di crescita, che fa capo a un piano triennale 2023-2026 che prevede una veloce espansione nel wealth management.
In pratica, tutto il gruppo è impegnato in un vero e proprio scatto in avanti in un settore che appare estremamente promettente e nel quale la società di piazzetta Cuccia ritiene di potere fare valere tutto il peso e tutta l’esperienza frutto della sua lunga attività di banca d’affari. Un’opzione di valore che verrà ampliata anche al segmento Premier, in particolare al servizio degli imprenditori e delle loro aziende.
In questo quadro tratteggiato dall’ad del Gruppo Mediobanca, la rete duale di Mediobanca Premier guidata dal direttore generale, Lorenzo Bassani, sarà in prima linea nel raggiungere gli obiettivi fissati. In questo percorso, una spinta particolare arriverà dalla rete dei consulenti finanziari guidata da Duccio Marconi, vicedirettore generale e direttore centrale rete financial advisor presso Mediobanca Premier, 50 anni, dal 2017 nel gruppo, che racconta a Fondi&Sicav come saranno i suoi prossimi tre anni.
Quali sono i vostri obiettivi?
«Sentiamo molto la responsabilità di questo nuovo passaggio e di questo piano triennale. L’obiettivo, per quanto riguarda Mediobanca Premier, è passare nel triennio da 40 miliardi di euro di masse a 50, contribuendo significativamente al target di raccolta di Gruppo, ovvero raggiungere i 115 miliardi a fine piano. È chiaro che con questo progetto siamo un po’ in controtendenza, rispetto ad altre società, perché continueremo a fare investimenti di natura logistica, anche con nuove aperture di uffici dedicati alla consulenza, in un mondo in cui diverse banche e reti stanno chiudendo filiali o centri finanziari. In questo progetto, i consulenti avranno un ruolo cruciale nel promuovere questa crescita, con 200 nuovi ingressi previsti entro i prossimi tre anni. In particolare, l’obiettivo è passare dai 575 consulenti che avevamo al 1° gennaio a 800 a fine piano, con una forte attenzione sulla selezione e sulla qualità. L’obiettivo è raggiungere 30 milioni di portafoglio pro capite sempre entro la fine del piano».
Quasi il 50% di consulenti in più…
«Crediamo fermamente nel raggiungimento dei nostri obiettivi attraverso una rigorosa selezione, ma soprattutto grazie al nostro modello che offre diverse opportunità di crescita anche per tutti gli altri consulenti della nostra rete. Vogliamo garantire a ognuno le stesse opportunità: per questo motivo lavoriamo su programmi formativi che diano alla totalità dei nostri professionisti le giuste competenze per valorizzare al meglio l’intera gamma dei servizi messi a disposizione dal Gruppo in favore dei loro clienti di fascia alta. Un approccio che ci consentirà di focalizzarci in modo ancora più efficace sulla nostra clientela target: famiglie benestanti, ma anche professionisti e imprenditori, facendo leva sulle sinergie interne al Gruppo. L’altro elemento importante è la nostra presenza territoriale. Attualmente contiamo su circa 200 tra filiali e centri finanziari in molte città. Il nostro obiettivo è essere presenti in tutte le province italiane con un bacino di clientela coerente con il target cui ci rivolgiamo e, di conseguenza, prevediamo l’apertura di nuovi centri finanziari dedicati ai consulenti laddove non siamo ancora operativi».
Sembra di capire che voi puntiate soprattutto all’incremento dei consulenti e non dei banker…
«Il target di 250 nuovi professionisti rappresenta il totale degli ingressi previsti in Mediobanca Premier tra banker e consulenti, ma la maggior parte sarà costituita proprio da consulenti finanziari con profili senior. Nelle piazze in cui riteniamo di potere crescere, anche sulla base dei flussi di reclutamento, valuteremo di aprire uno dei nostri centri finanziari, oggi anche dotati di Atm evoluti che, grazie all’automazione, permettono di offrire quasi tutti i servizi operativi di base che i clienti possono trovare in una filiale bancaria».
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Redazione
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