Il raggiungimento di nuovi massimi storici da parte dell’indice azionario S&P 500 dimostra la prevalenza dell’ottimismo sui mercati internazionali. Karin Kunrath, Chief Investment Officer, Raiffeisen Capital Management

La tendenza inaspettatamente positiva del mercato azionario si spiega in particolare con la speranza di accordi adeguati sui dazi, con il sollievo portato dall’assenza di uno shock petrolifero, nonostante l’ulteriore escalation in Medio Oriente, e con il posizionamento difensivo degli operatori di mercato e il cosiddetto “FOMO” (Fear of missing out).
Bond, Oat e Bund restano interesanti
Prevediamo rendimenti più bassi per i titoli di Stato tedeschi a medio termine (5 anni) e restiamo ottimisti al riguardo. A causa dell’imprevedibilità dell’amministrazione statunitense, manteniamo per il momento una posizione neutrale sulla duration dei titoli di Stato statunitensi, ma prevediamo (come per i titoli di Stato tedeschi) una curva dei rendimenti ancora più ripida sul lungo termine (curva dei rendimenti a 10/30 anni). I titoli di Stato in euro, in particolare quelli francesi e tedeschi, verranno quindi presi maggiormente in considerazione.
Corporate bond
Manteniamo una posizione cauta verso l’high-yield statunitense. A medio termine prevediamo un aumento dei premi di rischio e siamo più cauti su questa classe obbligazionaria rispetto ai titoli di Stato Usa. Poiché nei mesi estivi sono previste poche nuove emissioni, anche la liquidità sul mercato secondario dovrebbe rimanere piuttosto scarsa nel breve termine.
Em bond
Manteniamo una posizione neutrale sui titoli denominati in euro. I bond dei mercati emergenti in valuta forte hanno infatti beneficiato in giugno dell’elevata propensione al rischio degli investitori, che hanno registrato una forte domanda per questa classe di obbligazioni. Noi non condividiamo l’entusiasmo del mercato per l’asset class.
Azionario: incertezza prolungata a causa dei negoziati sui dazi
Manteniamo una posizione leggermente più cauta sulle azioni di mercati sviluppate. Le azioni dei mercati emergenti hanno mantenuto il vantaggio in termini di performance che avevano ottenuto finora quest’anno. La valutazione fondamentale per la regione dei mercati emergenti rimane piuttosto favorevole. Dall’inizio dell’anno, i titoli delle telecomunicazioni e finanziari ne hanno beneficiato in modo particolare.
Materie prime: gli acquisti delle banche centrali forniscono un sostegno strutturale
A livello strutturale, gli acquisti delle banche centrali continuano a fornire un sostegno costante. Nel settore energetico, dopo un breve rialzo dei prezzi a seguito del conflitto con l’Iran, attualmente pesano nuovamente i temi legati all’offerta. Riteniamo che il settore dei metalli preziosi continuerà a beneficiare di un buon sostegno nei prossimi mesi e restiamo positivi su questo settore.
Redazione
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