La maggior parte degli investitori è stata colta alla sprovvista quando i mercati hanno avviato l’anno con i fuochi d’artificio. Vincent Chaigneau, Head of Research di Generali Investments

La scarsa performance dello stile Momentum, in parte a causa della macro volatilità, ha acuito il dolore.

I principali indicatori USA continuano a indicare una stagnazione entro la metà dell’anno e questo, combinato alle sorprese al ribasso sull’inflazione (ad esempio l’Employment Cost Index della scorsa settimana), ha sostenuto i Treasury.

Nel frattempo, la riapertura cinese e il calo dei prezzi del gas naturale in Europa hanno ridotto i rischi al ribasso per l’economia globale.
Vincent Chaigneau

Di qui la consistente sovraperformance dei titoli ciclici rispetto a quelli difensivi. Ci sono state prove di copertura short. Per esempio con l’impennata dei volumi di stock call. Tuttavia i dati eccellenti degli Stati Uniti di venerdì (occupazione, ore lavorate, tasso di disoccupazione, ISM dei servizi) potrebbero aver danneggiato quella narrativa.

È probabile che tale scenario metta in discussione l‘interpretazione accomodante del FOMC della scorsa settimana, domando il rally dei Treasury e la svendita del dollaro nel breve termine. Dati forti aumentano il rischio che la Fed sia costretta ad insistere nel territorio restrittivo, causando un atterraggio più duro e una recessione degli utili. Con il posizionamento che sembra più equilibrato e la volatilità azionaria scambiata nella parte inferiore dell’intervallo di tre anni, le strategie put per proteggere dal ribasso hanno senso.


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