Le mid-cap potrebbero offrire un’interessante opportunità per gli investitori alla ricerca di diversificazione. Anjli Shah, gestore del fondo abrdn Global Mid-Cap Equity
“A livello globale le mid-cap sono state a lungo trascurate e poco amate dagli investitori. Ancora oggi ci sono solo pochi fondi globali che si concentrano esclusivamente su questa parte del mercato. Tuttavia, considerando i vantaggi di diversificazione che offrono, potrebbe essere il momento per gli investitori di prendere in considerazione l’introduzione di un’allocazione specifica alle mid-cap nei loro portafogli”.
Le mid-cap globali offrono una combinazione interessante:
da un lato, rendimenti potenzialmente più elevati rispetto alle large-cap; dall’altro, livelli di rischio generalmente inferiori rispetto alle small-cap. Aberdeen Investments rileva come le società passate da small a mid-cap tendano ad avere modelli di business consolidati e solidi, pur mantenendo un certo grado di agilità e adattabilità.
Inoltre, queste società risultano ancora poco seguite dagli analisti e meno coperte rispetto alle grandi capitalizzazioni. “Queste inefficienze del mercato ci offrono l’opportunità di trovare gemme nascoste”, aggiunge Shah. “Gli investitori che acquistano oggi potrebbero trovarsi in un momento favorevole, con valutazioni storicamente basse rispetto alle large-cap: un punto di ingresso interessante”.
Uno sguardo più ravvicinato al Regno Unito rafforza ulteriormente questa view. Rebecca Maclean, co-gestore del Dunedin Income Growth Investment Trust, osserva: “Vediamo numerose opportunità interessanti tra le mid-cap britanniche per gli investitori di lungo termine. Le recenti turbolenze di mercato e il rallentamento della crescita globale hanno rinnovato l’attenzione degli investitori sul settore delle mid-cap britanniche, che offre una crescita superiore degli utili, una maggiore attenzione al mercato interno e un persistente divario di valutazione rispetto alle large cap”.
Maclean sottolinea anche come il FTSE 250, indice di riferimento per i titoli a media capitalizzazione britanniche, sia più esposto al mercato interno rispetto al FTSE 100, che genera gran parte dei propri utili all’estero. “Il 50% dei ricavi del FTSE 250 proviene dal Regno Unito, rendendolo più allineato alle dinamiche economiche nazionali. Storicamente, l’indice britannico delle mid cap, nel lungo periodo, ha mostrato una crescita degli utili più sostenuta rispetto alle large-cap e ci aspettiamo che questa tendenza continui, con la crescita degli utili del FTSE 250 che dovrebbe superare quella del FTSE 100 in futuro”.
In un momento in cui il mercato britannico appare sottovalutato nel suo complesso, l’asset class rappresenta uno dei segmenti più penalizzati in termini di valutazioni, ma anche uno dei più promettenti in ottica di lungo periodo
“Il FTSE 250 è ai minimi da vent’anni per quanto riguarda lo sconto sul rapporto prezzo/utili rispetto al FTSE 100”, conclude Maclean. “Per chi guarda al valore e alla crescita nel lungo termine, l’asset class potrebbe davvero essere una scelta strategica”.
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

