La terza lettura del Pil ha assestato un duro colpo alle speranze dei mercati di vedere una Fed meno aggressiva nel 2023. Aggiornameno sui mercati a cura di UniCredit

Il dato, di solito poco rilevante, ha sorpreso con una revisione al rialzo della cre- scita a +3,2% da +2,9%. Anche gli altri dati macro, come le richieste di sussidi di disoccupazione e i consumi personali, hanno congiurato contro le speranze degli investitori. A subirne le conseguenze in maggior misura, in questi casi, è sempre il Nasdaq che in effetti è risultato il peggiore tra gli indici, appesantito anche dalla nuova caduta di Tesla (-9%).

Borse asiatiche in ribasso

Borse asiatiche in calo sulla scia di Wall Street dopo la revisione al rialzo del Pil Usa. La peggiore Tokyo che, oltre alle notizie in arrivo dagli Stati Uniti, ha dovuto scontare il sussulto della Bank of Japan e un rally dello yen che complica le esportazioni per un paese tradizionalmente molto commerciale.

Borse europee incerte

I mercati europei hanno aperto le contrattazioni intorno alla linea di parità prima della pausa natalizia. A differenza di quanto accaduto negli Usa, i dati economici europei migliori delle attese vengono accolti senza drammi, come una promessa di recessione tenue. Sul FTSE Mib oggi sono partite bene Leonardo, Banco Bpm e Tim.

Valute e commodities

Il dollaro Usa ha reagito dopo un periodo sulla difensiva, con i dati positivi sull’economia statunitense pubblicati ieri. A subirne le conseguenze soprattutto l’euro, con lo yen che invece riesce a mantenersi nei pressi dei massimi degli ultimi quattro mesi. Tra le materie prime, in apprezzamento il petrolio dopo il calo superiore alle attese delle scorte Usa e l’ondata di freddo prevista per il periodo di Natale.

Obbligazionario

I rendimenti sui titoli di Stato decennali italiani si mantengono sostenuti in area 4,5% ma lo spread riesce a tornare verso quota 210, nonostante le difficoltà nell’approvazione della manovra di bilancio.

Agenda finanziaria

Con l’ultima seduta della settimana iniziano le festività natalizie. Oggi Londra terminerà in anticipo le contrattazioni e rimarrà chiusa anche il 27, le altre Borse chiuderanno da domani a martedì prossimo. In generale è prevedibile una riduzione dei volumi di scambio.

Valute e commodities

Il dollaro Usa ha reagito dopo un periodo sulla difensiva, con i dati positivi sull’economia statunitense pubblicati ieri. A subirne le conseguenze soprattutto l’euro, con lo yen che invece riesce a mantenersi nei pressi dei massimi degli ultimi quattro mesi. Tra le materie prime, in apprezzamento il petrolio dopo il calo superiore alle attese delle scorte Usa e l’ondata di freddo prevista per il periodo di Natale.

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Redazione

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