Crediamo che il contesto di mercato sarà favorevole agli asset di rischio, con una preferenza per le azioni statunitensi e giapponesi. Michael Grady, Head of investment strategy e Chief economist di Aviva Investors
Prevediamo durante l’anno un processo costante di riduzione dei tassi da parte delle principali banche centrali, in quanto la crescita globale è rimasta più solida e l’inflazione leggermente più persistente del previsto, secondo quanto riportato dall’ultima House View trimestrale.
La crescita globale si attesterà intorno al 3% nel 2024. Pur essendo ancora in calo rispetto al 3,25% del 2023, si tratta di una revisione al rialzo rispetto alla previsione di inizio anno (2,75%). Ciò grazie alla crescita stabile o in miglioramento nel primo trimestre del 2024 nella maggior parte delle regioni. Gli Stati Uniti hanno beneficiato di un inizio d’anno migliore del previsto, con un miglioramento delle previsioni di crescita per l’intero anno.
Dopo un anno di stagnazione, si prevede un ritorno alla crescita nell’Eurozona nel primo trimestre. Con l’attenuarsi dell’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, la presenza di un tasso di disoccupazione storicamente basso per la regione e un elevato risparmio delle famiglie, c’è spazio per un aumento della spesa dei consumatori.
Allo stesso modo, anche nel Regno Unito si prevede un ritorno alla crescita nel primo trimestre, anche se con un ritmo più lento rispetto all’anno precedente, a causa dell’aumento dei costi dei mutui.
In Asia, le prospettive rimangono positive per il Giappone, anche se si prevede che il 2024 avrà un ritmo di crescita più lento rispetto al 2023 (che venne favorito dal boost delle riaperture post Covid).
Con queste prospettive di crescita, anche se il ciclo di tagli dei tassi si sta avvicinando, il ritmo sarà probabilmente costante, piuttosto che rapido. Dall’inizio dell’anno il mercato ha posticipato la probabile data del primo taglio dei tassi e ha rivisto al rialzo il tasso finale del ciclo.
Condividiamo questa prospettiva per gli Stati Uniti e riteniamo che potrebbe esserci un’ulteriore evoluzione in questa direzione. Tuttavia, il pricing per il Regno Unito è stato influenzato da quello degli Stati Uniti. Mentre in realtà il contesto economico è molto diverso. Di conseguenza, la Banca d’Inghilterra potrebbe tagliare i tassi prima e in maniera più decisa di quanto attualmente previsto.
La BCE è stata abbastanza chiara nel prevedere un primo taglio dei tassi a giugno, mentre il ritmo successivo dovrebbe essere a cadenza trimestrale. Si prevede che la recente svolta politica della Bank of Japan porrà fine al controllo della curva dei rendimenti (YCC) e aumenterà il policy rate in territorio positivo. Ma è probabile che ulteriori rialzi dei tassi vengano effettuati lentamente.
Per quanto riguarda l‘asset allocation, l’imminente riduzione dei tassi, insieme ai solidi utili societari, dovrebbe avere come conseguenza un ambiente favorevole agli asset di rischio. Pertanto, continuiamo a sovrappesare le azioni, con una preferenza relativa per gli Stati Uniti e il Giappone rispetto ai mercati emergenti.
Finora i rendimenti sono stati elevati e, sebbene ciò fosse previsto, sembra improbabile che i rendimenti dei mercati azionari si mantengano a un ritmo simile per il resto dell’anno.
Tuttavia, segnaliamo in aumento il rischio che l’euforia del mercato possa produrre instabilità. Pertanto, sovrappesiamo i titoli di Stato per bilanciare l’asset allocation nell’eventualità che si concretizzi un “risk event”.
Un contesto di rendimenti più elevati rende inoltre più interessante la dinamica rischio/rendimento in vista dell’ingresso in un ciclo di tagli. I mercati preferiti da sovrappesare sono il Regno Unito e l’Eurozona, mentre il Giappone è sottopesato.
Continuiamo inoltre a preferire neutralità sulle obbligazioni societarie, con un rischio/rendimento leggermente migliore nell’high-yield rispetto all’investment-grade, data la fase del ciclo.

Michael Grady, Head of investment strategy e Chief economist di Aviva Investors, ha commentato:
“L’inizio del 2024 è stato più solido per i mercati di quanto inizialmente previsto, in particolare negli Stati Uniti, con previsioni di crescita al rialzo e l’aspettativa di una ripresa della crescita nel Regno Unito e in Europa nel primo trimestre.
I tagli dei tassi sono certamente all’orizzonte e al momento sembra che la BCE sarà la prima a muoversi, potenzialmente già a giugno. Tuttavia, la Banca d’Inghilterra ha il potenziale per sorprendere i mercati tagliando i tassi prima e più profondamente di quanto stimato attualmente.
Di conseguenza, ci aspettiamo che gli asset di rischio siano al centro dell’attenzione nei prossimi mesi. Anche se i dati sulla crescita globale potrebbero finire per essere inferiori ai livelli del 2023, questo inizio d’anno migliore del previsto, unito all’imminente ciclo di tagli, potrebbe rappresentare uno scenario positivo per i mercati azionari nel resto del 2024″.
Redazione
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