È questo il titolo dell’outlook 2025 presentato alla stampa da Axa Im e illustrato da Alessandro Tentori, chief investment officer Europa
Sembra infatti oramai acclarato che l’ipotesi di una incombente recessione sia oramai alle spalle e che lo scenario per il 2025 sia ancora positivo per la crescita, sia in Usa, sia in Europa, che, secondo Axa Im, dovrebbe essere sopra potenziale.
CONTESTO MACRO FAVOREVOLE
L’esperto ritiene che sarà la dinamica delle previsioni che influenzerà il mercato, visto che l’effetto sorpresa pare sia già incorporato nel consenso relativo all’andamento dell’attività economica globale. Ciò fa sì che il contesto generale presenti una caratteristica decisamente insolita: le banche centrali hanno iniziato a tagliare i tassi in una fase in cui la domanda è ancora in eccesso.
Le condizioni appaiono favorevoli per gli investimenti, anche se le differenze di crescita economica tra le varie aree geografiche è destinata a rimanere, come nel caso degli Stati Uniti e dell’Europa, dove lo iato che si è creato è il risultato di una incapacità del Vecchio Continente di dare vita a un processo di sviluppo trainato da una tecnologia all’avanguardia. Le differenze tra le due regioni sono destinate a persistere a meno che non ci sia una volontà politica dell’Unione Europea di scrollarsi di dosso il ritardo accumulato e/o di realizzare una vera e propria market union che ancora latita. Secondo il cio, il ritardo dell’Europa rispetto agli Usa è di circa 20 anni, una distanza molto ampia che risulta difficile da colmare.
L’INCOGNITA INFLAZIONE
I dati relativi ai prezzi al consumo hanno mostrato un graduale calo, ma la componente core non è ancora scesa al 2% e il mercato del lavoro, sia americano, sia europeo, continua a presentare una pressione sui salari. Inoltre, i prezzi dell’energia stanno salendo e non si possono escludere degli shock sulle materie prime. Non è quindi detto, sempre secondo Tentori, che la lotta all’inflazione sia stata vinta. Axa si attende un solo taglio dei tassi da parte della Fed nel 2025, mentre diversa potrebbe essere la traiettoria della Bce per cui si stimano 125 punti base di riduzione. Tuttavia, a tale proposito, il cio ha rimarcato che se il problema della crescita in Europa dovesse essere strutturale, allora non sarebbe la politica monetaria lo strumento più idoneo da utilizzare.
VOLATILITÀ SUI TASSI D’INTERESSE
In uno scenario che presenta delle peculiarità sostanzialmente uniche rispetto al passato, anche il ruolo delle obbligazioni all’interno di un portafoglio sembra essere cambiato. Se i bond governativi, secondo il cio, sono sempre stati considerati un architrave dei portafogli, ora richiedono un approccio più tattico che strategico, soprattutto se si considerano le traiettorie al rialzo del debito pubblico dei diversi paesi. Nel contesto attuale è il credito che è diventato un asset strategico: nonostante gli spread si siano ristretti, il livello di carry offerto da questi strumenti è appetibile, anche a fronte di un ritorno della volatilità sui mercati.
Il termine “obbligazioni” definisce una vasta ecologia di strumenti finanziari che non sempre generano rendimenti uniformi per gli investitori. Nel 2024, ad esempio, le obbligazioni governative globali hanno perso il 3.6% in dollari, mentre quelle high yield hanno guadagnato il 9.2%. Stessa cosa si potrebbe dire dell’impatto della duration sulla curva dei tassi. La carta governativa americana a un mese ha guadagnato il 5.2% in dollari, mentre quella con scadenza a più di venti anni ha perso addirittura l’otto percento nel 2024. In ottica futura Axa Im tiene in considerazione non solo l’effetto della duration, del rischio di credito e di valuta, ma anche la traiettoria di politica monetaria.
Per tali ragioni, l’asset manager predilige una duration contenuta, con un profilo difensivo sulle obbligazioni americane e qualche spiraglio di ottimismo su quelle europee, mentre risulta propensa ad assumersi il rischio di credito, anche high yield, soprattutto sul mercato americano, corroborata sia dall’analisi macro che da quella dei bilanci aziendali.
AZIONARIO PREZZATO PER LA PERFEZIONE
Le recenti rilevazioni mostrano un consenso generale di mercato positivo per l’asset class azionaria. Axa Im continua a sostenere l’importanza della rivoluzione tecnologica dell’intelligenza artificiale, nonostante risulti difficile ipotizzarne le dinamiche e, soprattutto le tempistiche. Tentori ricorda che l’ultima rivoluzione cui si è assistito – quella del PC e di Internet – ha aumentato significativamente la produttività e la crescita potenziale dell’economia USA. Il risultato furono cinque anni tra il 1995 e il ’99 con performance di >20% sull’indice S&P500.
RISCHI ALL’ORIZZONTE?
Da un lato c’è un generalizzato consenso sul mercato rispetto ai mercati azionari, dall’altro la traiettoria del debito pubblico potrebbe portare a un aumento dei tassi d’interesse. Non ultima, sempre secondo l’asset manager, va rivalutata la resilienza dell’economia statunitense in un contesto di inflazione persistente nonché di potenziale cambiamento degli assetti geopolitici. Il ruolo assegnato alla Fed potrebbe richiedere una “mano” più ferma di quei 25 punti base di tagli attualmente scontati dai mercati.
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

