Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

La giornata di giovedì è iniziata con alcuni dati economici dell’area Asia-Pacifico. In particolare sono arrivate rilevazioni contrastanti sull’economia australiana, con il calo sotto quota 50 (a 47,9) dell’indice PMI servizi, inferiore alle attese. Mentre sopra le attese sono risultate le vendite al dettaglio sebbene in calo dello 0,5%. Leggero calo anche per l’indice PMI servizi giapponese, a 53,8 da 54, mentre ha sorpreso al rialzo il PMI servizi cinese a 54,1 contro attese a 52,9.

La rilevazione dello stato di salute del settore terziario sarà il tratto caratterizzante della seduta anche in Europa e USA. Alle 9:45 è in agenda il dato italiano, atteso a 52,2, stabile; alle 9:50 il consensus indica un arretramento a 47,4 da 48 per la Francia; in Germania (9:55) il consensus sul PMI servizi si attesta a 52 da 54,1 mentre il dato complessivo per l’eurozona (ore 10:00) è visto a 48,9 da 49,9.

Per l’Italia da segnalare anche, alle 10:00, le vendite al dettaglio di luglio previste stagnanti contro +0,7% di giugno. Alle 13:00 la Bank of England dovrebbe rialzare i tassi di interesse al 5,25% da 5% attuale. In pomeriggio, dagli USA, alle 15:45 l’ISM non manifatturiero è previsto a 53 da 53,9 mentre le nuove richieste di sussidi di disoccupazione dovrebbero essere state 227.000 da 221.000.

Il dollaro si è rafforzato ieri in corrispondenza dell’uscita dei dati sull’occupazione ADP superiori alle attese. Potrebbe farlo anche oggi se uscissero migliori del previsto le richieste di sussidi di disoccupazione e l’indice ISM non manifatturiero. Sotto la lente la sterlina con un rialzo dello 0,25% dei tassi di interesse previsto ma non completamente scontato. Potrebbe anche arrivare un ritocco dello 0,5%.

Solo un leggero movimento al rialzo ha accompagnato ieri sui mercati obbligazionari la decisione di Fitch sul debito USA. Più corposi potrebbero essere i cambiamenti oggi con la riunione della BoE.

Le Borse europee hanno aperto le contrattazioni al ribasso. Gli investitori potrebbero aver avviato una fase correttiva. Sul FTSE Mib è ancora Iveco a dominare la scena con un rialzo superiore al punto e mezzo percentuale. Frazionali gli altri guadagni. Sul fondo Tenaris dopo le stime di calo di vendite e margini per il secondo semestre.

Seduta di ribassi per le Borse asiatiche anche se senza drammi. La più pesante è stata Tokyo, allineata con l’andamento di Wall Street. Debole Sidney dopo i dati economici poco brillanti mentre stavolta è riuscita a fare meglio degli altri la Cina in virtù di un miglioramento dell’indice servizi, molto legato ai consumi interni.

La decisione di Fitch sul rating USA è la principale imputata del calo degli indici americani nella seduta di ieri. Il ribasso ha colpito soprattutto i titoli tecnologici che non sono stati aiutati, in questo caso, dalle trimestrali. Il produttore di chip Advanced Micro Devices ha chiuso la seduta con un ribasso del 7% dopo risultati poco sopra le stime ma una guidance che gli investitori hanno giudicato troppo debole. Oggi scendono in campo due big, Apple con attese di ricavi a 81,73 miliardi di dollari e utili per azione a 1,19 dollari; Amazon rispettivamente con 131,45 e 0,3548.


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