Il futures sul Brent guadagna il 6,09% a USD 111,36 il barile, mentre WTI Usa sale del 6,86% a USD 110,46. Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Borse europee negative

Apertura negativa per le borse europee, con Piazza Affari che perde circa mezzo punto percentuale. Negativi i titoli bancari. Male anche Pirelli, A2A, Buzzi Unicem, Snam ed Exor. In rialzo Italgas, Hera, Amplifon, Enel e Terna.

Agenda macro di oggi

L’agenda macro di oggi, mercoledì 2 marzo, presenta diverse indicazioni interessanti. L’attenzione dei mercati rimane rivolta alla vicenda Russia-Ucraina, nel giorno in cui è previsto il secondo round di negoziati che dovrebbe tenersi in territorio bielorusso. Intanto dal fronte macro giungeranno alcune importanti indicazioni, tra cui spicca la lettura preliminare dell’inflazione nell’Eurozona attesa accelerare a febbraio al 5,3% dal 5,1% secondo il consensus. Dagli Stati Uniti arriverà la stima Adp sui nuovi occupati nel settore privato. Attesi i discorsi di Evans, Bullard, Logan (Fed), Cunliffe (BoE) e Lane (Bce). In programma l’audizione alla Camera dei rappresentanti del presidente della Fed, Jerome Powell. La Fed pubblicherà in serata il Beige Book. Infine, appuntamento con l’Opec+ che oggi si riunisce per stabilire i nuovi livelli di produzione.

Sul fronte europeo, nel Regno Unito, l’Indice Nazionale dei Prezzi delle Abitazioni (Nationwide Housing Price Index), che misura la variazione mensile nel prezzo medio per una abitazione con un mutuo ipotecario, a febbraio ha registrato una variazione positiva dell’1,7% rispetto al mese precedente, dopo un incremento dello 0,8% a gennaio. Su base annuale l’indice è cresciuto del 12,6%, risultando superiore al dato precedente (+11,2%) e alle attese (+10,7%). Inotlre, secondo quanto comunicato dal British Retail Consortium, in febbraio i prezzi nei negozi della Gran Bretagna sono saliti a perimetro costante dell’1,8% annuo, in ulteriore accelerazione rispetto all’1,5% di gennaio (e allo 0,8% di dicembre). Si tratta della quarta espansione consecutiva dopo il rialzo dello 0,3% di novembre, quando era stato registrato il primo incremento dall’aprile 2019.

Wall Street negativa

La Borsa di New York ha chiuso la prima seduta del mese di marzo in deciso ribasso. Il Dow Jones ha perso l’1,76%, l’S&P 500 l’1,55%, il Nasdaq Composite in ribasso dell’1,67%. L’Ucraina resta sotto i riflettori, dopo una prima fase di negoziati che non ha fornito particolari speranze mentre l’invasione da parte di Mosca prosegue. Intanto l’amministrazione di Joe Biden ha dichiarato che Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Giappone, Unione europea e altri Paesi si uniranno agli Usa nel bloccare la Banca di Russia. In tema di istituti centrali, però, la guerra in Ucraina ha messo in dubbio il cambio di politica monetaria da parte della Fed. Se le aspettative restano elevate per un aumento dei tassi d’interesse Usa nel corso del meeting di Fomc di 15-16 marzo, sono in molti a ritenere che la Fed possa adottare un approccio più gentile di quanto previsto in precedenza.

Borse asiatiche negative

Azionariato asiatico complessivamente negativo stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo in ribasso dell’1,68%, Hong Kong dell’1,82%, Shanghai dello 0,13%, Seoul invece sale dello 0,16% e Sidney dello 0,28%. Dopo una seduta in decisa frenata per Wall Street, alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici la tendenza in negativo è stata confermata mentre il primo effetto dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è l’impennata dei corsi del greggio.

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