I dati del mercato degli Etf in Europa offrono un quadro particolarmente positivo: il 2025 si prospetta essere un anno di raccolta record per l’industria e le attese di crescita per i prossimi cinque anni sono di 8,5% Cagr: dai 3trilioni di euro attuali a 4,5trilioni nel 2030 (fonte Ey).

“Gli Etf” secondo Luca Giorgi, head of Wealth Southern Europe di BlackRock “sono uno dei motori più importanti di crescita del mercato, e anche di BlackRock con iShares, dove sarà a nostro parere cruciale innovare e offrire soluzioni d’investimento che possano soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più ampio”. Sempre Giorgi ha ricordato che l’utilizzo di questo strumento nella gestione dei portafogli d’investimento è più diffuso, non solo nella componente core (ossia azioni, obbligazioni e sostenibilità), ma anche in quella satellite.

ETF, SEMPRE PIÙ PRESENTI NEI PORTAFOGLI

Gli asset di iShares in Europa sono 1,2 trilioni di euro, una pietra miliare significativa per il Gruppo, ma è una crescita che ha bisogno di essere alimentata, oltre che dai prodotti core che sono la parte trainante della raccolta, da continue innovazioni. In termini di tendenze, per quanto riguarda la componente azionaria l’interesse si è equamente diviso tra Stati Uniti ed Europa, mentre la domanda per soluzioni nel mercato del reddito fisso ha ripreso a salire dal 2022 nell’ambito sia dei governativi, sia delle obbligazioni societarie IG, con l’aumento dei tassi d’interesse e la necessità di diversificare i portafogli. In merito ai nuovi prodotti, la società americana ha colto la necessità di offrire una gamma sempre più ampia di soluzioni di fronte a un mercato in evoluzione, le cui dimensioni sono considerate dalla società ancora “un punto di partenza”.

La spinta a una maggiore diffusione dovrebbe venire da un tema normativo che porta i distributori a evolvere il loro modello verso la formula fee-based, c’è un tema di strategie d’investimento ma, più in generale, “il passaggio dalla vendita del prodotto alla consulenza di portafoglio ha portato all’inserimento di soluzioni sempre meno costose nel patrimonio gestito”, ha sottolineato Giorgi. Inoltre, la diffusione delle piattaforme digitali ha favorito il sempre maggiore utilizzo degli Etf, insieme alla creazione di nuovi prodotti che possano rispondere velocemente e in modo adeguato a esigenze crescenti.

IL VALORE DELL’INNOVAZIONE

In questa direzione, BlackRock ha lanciato dei nuovi Etf. Il primo è un vero e proprio prodotto “pionieristico” che arriva dal mercato americano: il Buffer Etf, che appartenente alla più ampia famiglia degli Outcome Etf, ossia di quelle strategie che integrano delle combinazioni di opzioni per raggiungere obiettivi di investimento specifici. È una soluzione attiva che offre un’esposizione all’indice S&P 500, utilizzando opzioni per fornire una protezione mirata dai ribassi, in cambio di un limite ai potenziali guadagni.

Nello specifico ci sono due formulazioni del Buffer Etf: Maxs e Usdb. Maxs mira a offrire fino al 100% di protezione al ribasso su un periodo di un anno, mentre Usdb offre un meccanismo di ribilanciamento trimestrale con una fascia di protezione compresa tra -5% e -20%.

BlackRock ha pensato di rispondere alle esigenze dei clienti creando uno strumento che permetta, per i suoi costi estremamente contenuti, “una democratizzazione della protezione del portafogli”, in un contesto dove i mercati hanno raggiunto o sono vicini ai massimi e la volatilità potrebbe aumentare. Inoltre, secondo il BlackRock Investment Institute, con il cambiamento delle dinamiche demografiche globali e le nuove sfide di mercato, gli investitori sono sempre più alla ricerca di strumenti che bilancino la partecipazione ai mercati azionari con la protezione dalle perdite.

L’altra novità, invece è il lancio di BlackRock di sei nuovi Etf iShares iBonds Ucits, che ampliano la gamma di Etf Ucits a scadenza fissa a 31 esposizioni con nuovi accessi al segmento delle obbligazioni high-yield denominate in dollari e delle obbligazioni crossover europee, con scadenze definite a dicembre 2028 e 2029. “Gli investitori richiedono strumenti semplici ed efficienti per ottenere rendimento, mentre i tassi d’interesse sono ancora ai massimi degli ultimi dieci anni”, ha affermato Luca Giorgi. “Gli iBonds combinano la diversificazione negoziabilità degli ETF con la prevedibilità e la scadenza delle obbligazioni tradizionali, rendendoli ideali come strumento per l’investimento orientato al risultato”.


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Pinuccia Parini

Dopo una lunga carriera in ambito finanziario sul lato, sia del sell side, sia del buy side, sono approdata a Fondi&Sicav