Le obbligazioni high yield offrono interessanti opportunità in questo contesto, sostenute da una combinazione di fattori. A colloquio con Thomas Ross, Responsabile High Yield, Janus Henderson
Gli high yield bond stanno evidenziando un buon livello di resilienza nei periodi di maggiore incertezza dei mercati finanziari. A quali fattori imputate questa forza?
Le obbligazioni HY hanno mantenuto una performance solida anche in un contesto di maggiore incertezza sui mercati finanziari, grazie a una combinazione di fattori fondamentali, strutturali e tecnici.

Da un punto di vista di fondamentali, l’alto rendimento rimane interessante. La qualità complessiva degli emittenti nel segmento dell’alto rendimento è migliorata significativamente negli ultimi anni.
Molti componenti presentano ora bilanci più solidi, flussi di cassa più sani e una gestione finanziaria più disciplinata, che migliora la loro capacità di resistere alla volatilità economica.
Questo miglioramento della qualità del credito ha contribuito a ridurre il rischio di insolvenza e a rafforzare la fiducia degli investitori.
Dal punto di vista strutturale, le obbligazioni ad alto rendimento tendono ad avere duration e scadenze più brevi. Il che le rende meno sensibili alle variazioni dei tassi di interesse. Questa caratteristica riduce sia il rischio di tasso sia quello di spread, fornendo un cuscinetto contro la volatilità osservata in altre parti del mercato del reddito fisso.
Dal punto di vista tecnico, la domanda degli investitori rimane robusta e l’offerta contenuta. Il rendimento offerto dal mercato HY è interessante, soprattutto in un contesto globale in cui molti strumenti tradizionali a reddito fisso stanno registrando un calo dei rendimenti. Questa forte domanda sostiene i prezzi e contribuisce alla resilienza dell’asset class.
Infine, nonostante persista la volatilità a breve termine, le prospettive macroeconomiche generali indicano una crescita più lenta ma comunque positiva. Storicamente, questo tipo di contesto tende a essere favorevole ai mercati del credito, poiché sostiene gli utili societari e riduce la probabilità di insolvenze diffuse.
Di conseguenza, le obbligazioni HY sono ben posizionate per performare in tali condizioni.
Ritenete che gli attuali rendimenti cedolari offerti dai titoli appartenenti all’asset class possano essere considerati interessanti?
Le obbligazioni high yield offrono attualmente interessanti opportunità, sostenute da una combinazione di elevata qualità degli emittenti e tassi di insolvenza storicamente bassi. Sebbene gli spread rimangano ridotti rispetto agli standard storici, questa compressione riflette in gran parte il miglioramento dei fondamentali del credito e la robusta domanda degli investitori, non una valutazione errata del rischio.
È importante sottolineare che il mercato non sembra scontare una recessione a breve termine. Il che sostiene ulteriormente gli attuali livelli di spread. Nonostante gli spread ridotti, i rendimenti assoluti rimangono elevati rispetto agli standard storici.
Ciò è particolarmente evidente in un contesto di spread bassi.
Uno degli indicatori chiave che rafforzano l’attrattiva delle obbligazioni high yield è l’ampliamento dello spread di breakeven, ovvero l’ampiezza dello spread necessaria per compensare il carry positivo che gli investitori ricevono.
Attualmente, i livelli di breakeven sono superiori alle medie storiche, offrendo un cuscinetto di carry che rassicura gli investitori. Questo cuscinetto funge da buffer contro un moderato ampliamento degli spread, consentendo agli investitori di ottenere rendimenti positivi anche in presenza di una lieve volatilità del mercato del credito.
Siamo tuttavia consapevoli che la dispersione all’interno del mercato high yield è aumentata parallelamente all’accresciuta volatilità. Di conseguenza, riteniamo che un approccio di gestione attiva sia essenziale per navigare efficacemente in questo contesto.
Sebbene i rendimenti siano elevati, non tutti i rendimenti sono uguali e la selettività è fondamentale. Il nostro obiettivo è offrire un rendimento elevato con un basso livello di rischio, concentrandoci sulla qualità del credito, sul posizionamento settoriale e sui fondamentali degli emittenti per ottimizzare i rendimenti corretti per il rischio.
Stefania Basso
Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.

