Per certi versi, la storia di Virginia e Sergio Barnabè, ambedue private banker di Fideuram Ispb, si è svolta su binari totalmente classici.

Un padre affermato professionista e una figlia che, dopo una serie di esperienze autonome e un corso di studi in economia, ha deciso di mettersi in società con il padre. «Le nostre strade sono state per anni affiancate, ma senza che i tempi fossero maturi per condividere il viaggio», spiega oggi Virginia. «Mentre mio padre, dopo un percorso lungo e gratificante in banca, decideva di cambiare strada ed entrare in Fideuram come private banker, io mi sono laureata in economia e ho intrapreso la mia strada professionale in una primaria banca italiana: ognuno aveva la necessità inconscia di crescere e affermarsi con i propri tempi e spazi. Dopo la nascita del mio primo figlio, nuovi equilibri personali, nuove opportunità professionali e nuove consapevolezze maturate hanno portato all’idea di proporre a mio padre di unire le nostre forze e condividere un pezzo di strada insieme».

Ovviamente nella fase iniziale il rapporto e l’esperienza sul campo del genitore sono stati fondamentali. Afferma ancora Virginia Barnabè: «Tra i vari insegnamenti passati in maniera assolutamente trasparente e sgombri da secondi fini, ma per la pura volontà di condivisione, mio padre mi ha trasmesso l’importanza di ascoltare il cliente nelle sue esigenze, non esclusivamente finanziarie, e di guidarlo sulla strada della pianificazione finanziaria per raggiungere gli obiettivi, suoi e della sua famiglia. Fideuram è sempre stata pioniera nel campo della consulenza finanziaria e, anche in tema di passaggio generazionale dei propri professionisti, ha intercettato l’esigenza di stimolare e preparare il terreno del futuro ricambio generazionale, strutturando percorsi di inserimento e formazione continua per giovani private banker».

Ma a dare un forte contributo all’interno del rapporto padre-figlia non è stato soltanto chi aveva più esperienza. «Virginia ha portato principalmente una ventata di giovinezza e voglia di fare che è servita a corroborare il mio lavoro giornaliero», risponde Sergio. «Il lato che valorizzo di più in lei è la capacità di relazionarsi meglio con i figli dei miei clienti e che saranno loro stessi i clienti futuri. Tutto ciò senza dimenticare la sua propensione all’utilizzo dei social e della tecnologia, che semplifica la digitalizzazione in corso della nostra professione».

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