Le Borse europee viaggiano poco sopra la parità. Wall Street ha riportato nuove pesanti perdite. In lieve rialzo il dollaro contro euro a 1,0920

Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

Borse europee positive
Dopo una buona partenza, le borse europee hanno ripiegato e viaggiano al momento di poco sopra parità. Anche Piazza Affari guadagna circa lo 0,50% grazie agli ottimi rialzi di ENNI, Saipem, Prysmian e Tenaris che beneficiano del rialzo dei prezzi del petrolio. Deboli i titoli bancari e quelli legati alla galassia Fiat.

Wall Street chiude in forte calo
Dopo il calo della vigilia, anche ieri Wall Street ha riportato nuove pesanti perdite, con Dow Jones che ha perso il 4,44%, S&P 500 -4,41% e Nasdaq100 -4,19%. Ad alimentare le vendite sono state le previsioni fornite dalla Casa Bianca che, stima fino a 240.000 decessi a causa della pandemia di coronavirus. Il picco di morti giornalieri negli Usa, inoltre, è atteso tra 2 settimane. Forti vendite su titoli Boeing (-12,36%), American Express (-9,08%) e Dow Inc. (-7,52%), mentre ha mostrato una forte resilienza al sell-off Walmart che ha strappato un rialzo dello 0,46%. Tra i peggiori sull’S&P 500 si sono attestati United Airlines, che ha fatto registrare un crollo del 18,70% e Capri Holdings (-17,42%). Oggi sono attese le trimestrali di Walgreens Boots Alliance, CarMax e Carnival.

Petrolio in forte rialzo
Rimbalzo dei prezzi del greggio stamane, dopo che il presidente Usa Trump ha detto di aspettarsi che Arabia Saudita e Russia raggiungano presto un accordo e il presidente russo Putin ha chiesto una soluzione alla difficile situazione. I future sul Brent salgono del 9,50% a USD 27,10 al barile, il Wti Usa del 8,70% a USD 22,10.

Euro Dollaro a 1,0920
In lieve rialzo il Dollaro contro Euro a 1,0920 on gli investitori che si rifugiano nella valuta più liquida del mondo.

Agenda macro
L’agenda macro odierna sarà ricca di indicazioni in arrivo dagli Stati Uniti, dove sono in arrivo i dati sulla bilancia commerciale, le nuove richieste di sussidi settimanali alla disoccupazione e gli ordinativi industriali.