Derivati sul greggio positivi stamane. Il future sul Brent guadagna il 4,78% a USD 102,61 il barile, mentre WTI Usa sale del 4,11% a USD 95,35. UniCredit

L’agenda macro di oggi, lunedì 28 febbraio, presenta diverse indicazioni interessanti. Mentre la questione Ucraina resta il market mover principale. Tra i dati attesi in giornata l’inflazione in Spagna, la bilancia commerciale Usa, l’indice manifatturiero Chicago e Fed Dallas. Per le banche centrali in evidenza il discorso di Panetta della Bce e quello di Bostic della Fed. Diversi spunti interessanti giungono dal fronte asiatico. Secondo quanto comunicato dal ministero nipponico di Economia, Commercio e Industria, in gennaio le vendite al dettaglio sono salite in Giappone dell’1,6% annuo, in accelerazione rispetto all’1,2% di dicembre (1,9% in novembre) e sopra al rialzo dell’1,4% del consensus. Su base sequenziale rettificata stagionalmente le vendite retail sono invece calate dell’1,9% contro il declino dell’1,2% della lettura finale di dicembre (1,3% il rialzo di novembre).

Ancora, secondo quanto comunicato su base preliminare dal ministero nipponico di Economia, Commercio e industria, in gennaio la produzione industriale è calata in Giappone dello 0,9% annuo, contro il rialzo del 2,7% della lettura finale di dicembre (5,1% in novembre). Su base mensile, rettificata stagionalmente, la produzione industriale è invece scesa dell’1,3% contro l’1,0% precedente (7,0% il rimbalzo di novembre) e il declino dello 0,7% del consensus. Inoltre, secondo i dati diffusi dal ministero di Territorio, Infrastrutture, Trasporto e Turismo nipponico, in gennaio i nuovi cantieri edili residenziali sono cresciuti in Giappone del 2,1% annuo, contro il 4,2% precedente (3,7% in novembre). Il dato, che si confronta con il progresso dell’1,7% atteso dagli economisti, segna l’undicesima espansione consecutiva, dopo diciannove mesi di contrazione.

Borse asiatiche positive

Azionariato asiatico complessivamente positivo stamane, con il Nikkei 225 della borsa di Tokyo in rialzo dello 0,19%, Hong Kong in calo dello 0,69%, Shanghai in rialzo dello 0,32%, Seoul sale dello 0,84% e Sidney dello 0,73%. Dopo una chiusura d’ottava in netto recupero per Wall Street, la tendenza si è fatta invece maggiormente contrastata con la partenza della nuova settimana in Asia. Se le notizie del weekend, a partire da un’accelerata nelle sanzioni contro la Russia, avevano fatto aprire i mercati asiatici con il freno tirato, il cauto ottimismo per gli attesi negoziati tra Mosca e rappresentanti dell’Ucraina ha dato una spinta in positivo. Ogni altro fattore passa in secondo piano a causa dell’invasione russa (che secondo fonti Usa avrebbe incontrato più resistenza di quanto Mosca avesse preventivato) e a fronte dell’ennesimo rally del petrolio il clima incerto viene confermato.

Wall Street positiva

Positiva la chiusura di Wall Street. Il Dow Jones ha guadagnato il 2,51%, l’S&P 500 il 2,24% ed il Nasdaq Composite l’1,56%. La Borsa di New York ha chiuso l’ultima seduta della settimana in deciso rialzo sulle speranze di avvio di negoziati tra Russia e Ucraina per porre fine al conflitto. Tra i titoli in evidenza Block +26,19%. L’ex Square ha presentato una trimestrale superiore alle stime del mercato. La società fondata dall’ex numero uno di Twitter Jack Dorsey ha registrato nel quarto trimestre 2021 un eps di USD 1,71, contro gli USD 1,66 del consensus. I profitti lordi sono rimbalzati del 47% annuo a 1,18 mld, anche in questo caso sopra agli 1,16 mld previsti dagli analisti. L’ebitda rettificato si è invece attestato a 184 mln, contro i 143 mln attesi.

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