Apertura mista per le borse europee, con Piazza Affari in leggero calo dello 0,10%. Azionario asiatico in territorio positivo. Cambio Eur/Usd a 1,1126
Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit
Apertura mista per le borse europee, con Piazza Affari che registra un leggero calo dello 0,10%. In negativo alcuni titoli del listino, tra cui Atlantia, Campari, CNH, Exor, FCA, Hera, Italgas, Poste Italiane, Prysmian, Ferragamo, Saipem, Snam e Telecom Italia. In positivo Azimut, Buzzi Unicem, Juventus, Moncler, Nexi, STM e Tenaris.
Atlantia (EUR 21,46): secondo Il Messaggero, il Ministero dell’Economia vuole procedere con prudenza all’eventuale revoca delle concessioni autostradali del gruppo a causa dei possibili esiti di uno scontro legale aperto con Atlantia, che potrebbe costare allo Stato almeno EUR 7-8 mld;
FCA (EUR 12,83): la famiglia Peugeot, che avrà in mano il 6,2% del nuovo gruppo automobilistico che nascerà dalla fusione tra FCA e PSA, punta ad incrementare la sua partecipazione il prima possibile;
Hera (EUR 3,898): il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano ha dichiarato a Il Sole 24 Ore, che l’utility farà leva anche sull’M&A e su joint venture “verticali” su singole filiere, per raggiungere il proprio obiettivo di 3,5 milioni di clienti nel settore energia;
Prysmian (EUR 21,45): Il collegamento sottomarino ad alta tensione tra Scozia e Inghilterra Western Link è stato interrotto venerdì scorso ed attualmente non è in funzione;
Telecom Italia (EUR 0,5247): Secondo Repubblica, gli AD di Tim, Cdp ed Enel si sono incontrati per cercare di sbloccare l’impasse sulla creazione di una rete unica in fibra che combini gli asset di TIM con quelli di Open Fiber.
Sulla Piazza azionaria di Wall Street, il Dow Jones ha archiviato l’ultima seduta della settimana in calo dello 0,46%, dopo la delusione dovuta a una crescita dei posti di lavoro statunitensi a dicembre al di sotto delle aspettative. L’S&P 500 ha registrato un calo dello 0,29%, mentre il Nasdaq 100 ha perso lo 0,26%. Il settore tech si è dimostrato uno dei migliori tra gli 11 settori principali dell’S&P, nella prima settimana di mercato completa del 2019. Apple è avanzata dello 0,23% dopo che Credit Suisse ne ha alzato il target price citando un ciclo dell’iPhone 11 finora migliore di quanto inizialmente temuto, mentre Nvidia ha guadagnato lo 0,53% dopo che Citigroup ha aggiunto il titolo alla sua lista “catalyst watch”. Il settore healthcare ha guadagnato terreno, sostenuto da Intuitive Surgical, che ha annunciato vendite trimestrali superiori alle aspettative. Con la stagione dei risultati del quarto trimestre, che entrerà nel vivo questa settimana, gli analisti prevedono un calo negli utili delle aziende quotate sull’S&P 500 dello 0,6%, la seconda flessione trimestrale consecutiva. Il settore energia ha perso terreno, a causa del calo dei prezzi del petrolio sull’attenuarsi delle tensioni in Medio Oriente.
Le Borse dell’area Asia-Pacifico sono in territorio positivo, nonostante gli investitori continuino a guardare con preoccupazione alle notizie che arrivano dal Medioriente. Ad avere la meglio sulle tensioni geopolitiche è però l’attesa per la firma dell’accordo Fase 1 che Cina e Stati Uniti hanno siglato alla metà di dicembre, che dovrebbe porre fine, se non alla guerra commerciale, a una sua escalation. La borsa di Shanghai ha guadagnato lo 0,75%, mentre Hong Kong, sta andando alla chiusura in rialzo dell’ 1,08%.
Cambi: Eur/Usd a 1,1126. Flussi di acquisto sulle valute asiatiche, a eccezione dello yen, tradizionale asset rifugio, in un clima di crescente ottimismo e fiducia, a due giorni dalla sigla dell’accordo commerciale tra Usa e Cina.
Commodities: petrolio Wti a USD 59,11. Consolidano i derivati sul greggio, a riflesso del rientro delle tensioni tra Usa e Iran e soprattutto in vista dell’accordo Usa-Cina sul commercio.
Obbligazionario: il Bund future segna stamane un calo di 11 tick a quota 171,24 mentre lo spread Btp/Bund 10y è a 158 pb, con il tasso del Btp decennale che rende il 1,348% (Aprile 2030). Settimana relativamente poco impegnativa per il primario della zona euro una, che vede in primo piano l’appuntamento di domani con i titoli italiani a medio-lungo termine, in questo caso le riaperture dei benchmark Btp a tre, sette e 20 anni.
Macroeconomia: l’agenda macro di oggi prevede la sola pubblicazione delle vendite al dettaglio in Italia, che suggeriranno l’andamento dei consumi interni. Verranno inoltre pubblicati i dati sulla produzione industriale e bilancia commerciale in Gran Bretagna.
Redazione
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