Aggiornamento sui mercati a cura di UniCredit

La giornata si è aperta con un dato significativo, quello sui prezzi all’ingrosso in Germania. Per le Banche centrali non ha lo stesso peso dell’indice dei prezzi al consumo, ma la “normalizzazione” dell’inflazione all’ingrosso è comunque un segnale da cogliere. In particolare, nel mese di giugno, il dato ha segnato una contrazione mensile dello 0,2%, di molto inferiore alle attese (-1,2%). Tuttavia, su base annua, i prezzi all’ingrosso mostrano una contrazione del 2,9% contro attese a -1,2%. Nel corso del pomeriggio, dagli USA, attenzione alle rilevazioni dell’Università del Michigan, alle ore 16:00.

Le previsioni di inflazione a 5 anni sono attese a +3,1% da +3%; l’indice di fiducia è previsto in crescita a 65,5 da 64,4; le attese di inflazione si attestano al 3,3% in linea con la stima del mese precedente; il sentiment dei consumatori è visto dal consensus a 61,8 da 61,5. Le rilevazioni dell’Università del Michigan verranno precedute, alle 14:30, dagli indici dei prezzi alle esportazioni e alle importazioni. Su base mensile i primi sono attesi a -0,2% da -1,9% precedente, i secondi a -3,6% da -5,9%. Nel corso dell’ultima seduta della settimana, inoltre, da segnalare alle ore 11:00, il discorso del membro della Bundesbank Burkhard Balz.

Christopher Waller, della Fed, ha dichiarato di prevedere ancora almeno due rialzi dei tassi, ma i mercati non la pensano così e vendono dollari. Il biglietto verde prosegue nella sua fase di indebolimento e contro l’euro tocca i minimi degli ultimi sedici mesi. Ad aiutare la discesa, ieri, il dato sui prezzi alla produzione. Si rafforzano invece la sterlina, lo yen e lo yuan.

Rendimenti in calo sul mercato obbligazionario e acquisti in particolare sui Btp che sono così riusciti a ridurre lo spread nei confronti del bund tedesco al di sotto di quota 170 punti.

Gli indici di Borsa europei hanno aperto le contrattazioni dell’ultima seduta della settimana con variazioni minime. Il bilancio positivo dell’ottava potrebbe spingere gli investitori a incassare qualche guadagno in vista del round di trimestrali che prenderà il via settimana prossima. Sul FTSE Mib partono bene Bper Banca e Banca Mps.

Le Borse asiatiche hanno portato a termine in ordine sparso una settimana positiva dove hanno brillato in particolare i titoli tecnologici. A rimanere attardati sono la Borsa di Pechino, dopo le previsioni di Reuters di una crescita economica dello 0,5% appena nel secondo trimestre, e il Nikkei che prende fiato dopo il lungo rally.

Prosegue la settimana da ricordare di Wall Street, con gli investitori che tornano a considerare la fine dei rialzi dei tassi di interesse della Fed. Non a caso a correre di più sono stati i titoli tecnologici mentre si sono ristretti i rendimenti dei Treasury. Oggi altre sorprese positive potrebbero arrivare dalle big bank bancarie che iniziano la pubblicazione dei risultati trimestrali. Toccherà in particolare a J.P. Morgan, con previsioni di ricavi a 39,1 miliardi di dollari e utili per azione a 3,96; Wells Fargo (20,1 e 1,18); BlackRock (4,48 e 8,43); Citigroup (19,59 e 1,37); State Street (3,14 e 2,11).


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Redazione

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