I commenti in vista del meeting della Fed del 26 e 27 luglio a cura di Pimco, La Française AM e Allianz Global Investors

 

Tiffany Wilding, US Economist di PIMCO, commenta:

“Come minimo, ci aspettiamo che questa settimana la Fed annunci un altro rialzo dei tassi di 75 pb e che accenni al fatto che un terzo rialzo di 75 pb possa essere necessario a settembre.

Sebbene il governatore della Fed Waller abbia minimizzato circa la probabilità di un rialzo di 100 pb nelle sue recenti dichiarazioni, riteniamo che le possibilità siano più vicine al 50/50.

Anche se c’è vi sia una buona dose di incertezza sul livello esatto a cui il tasso dei Fed Funds risulti coerente con una politica neutrale (ossia una politica né restrittiva, né accomodante), è chiaro che il livello attuale è ancora accomodante e che è sempre meno in linea con i fondamentali economici – compreso l’elevato livello dell’inflazione.

Di conseguenza, riteniamo che la Fed vorrà riallineare la politica il più rapidamente possibile, il che implica un aumento di 100 pb per portare il tasso di riferimento appena al di sopra del 2,5% (le stime della Fed sul tasso neutrale di lungo periodo).

Tuttavia, a prescindere dalla decisione finale di questa settimana, ci aspettiamo che la Fed riveda al rialzo le proiezioni sui tassi dei Fed Funds per la fine del 2022 quando verrà pubblicato il nuovo Summary of Economic Projections (SEP) a settembre, anticipando al 2022 i due rialzi precedentemente previsti per il 2023.”

 

François Rimeu, Senior Strategist La Française AM, aggiunge:

“Prevediamo che nella prossima riunione il Federal Open Market Committee (FOMC) aumenterà i tassi di 75 punti base, portandoli a un range di 2,25%-2,5%, la stima del tasso neutrale a lungo termine della FED. Non ci aspettiamo un rialzo di 100 bps nonostante il forte CPI (Indice dei prezzi al consumo) di giugno, perché le aspettative di inflazione sono calate.

Il presidente Powell molto probabilmente ribadirà che il comitato deve avere prove “chiare e convincenti” che l’inflazione stia scendendo prima di allentare le politiche.

Probabilmente non fornirà troppe informazioni sull’entità del rialzo di settembre per mantenere aperte tutte le opzioni.

E’ probabile che il presidente Powell confermerà il raddoppio del tasso di inasprimento quantitativo a settembre, portandolo a 95 miliardi di dollari al mese (60 miliardi di dollari in Treasuries e 35 miliardi di dollari in titoli garantiti da ipoteca).

La prossima riunione dovrebbe essere una conferma della dipendenza dai dati della Fed e non dovrebbe avere un impatto significativo sui mercati finanziari. Prevediamo che la FED manterrà un atteggiamento aggressivo al fine di ripristinare la stabilità dei prezzi, con un tono leggermente più equilibrato data la debolezza dei dati in arrivo.”

Franck Dixmier, Global CIO Fixed Income di Allianz Global Investors, conclude:

“Come previsto, la Fed dovrebbe annunciare un rialzo dei tassi di 75 punti base nel corso del prossimo policy meeting.

Di fronte a un’inflazione che continua a sorprendere al rialzo – e che rischia addirittura di diventare “radicata” (“entrenched”) – la Fed deve continuare ad agire rapidamente e con forza, mettendo in campo il maggior numero possibile di rialzi dei tassi prima che arrivi il previsto rallentamento economico.

I mercati hanno compreso la strategia della Fed e le aspettative d’inflazione rimangono ben ancorate.”


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Redazione

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