Si è svolto ieri l’evento “Private Banking: il ruolo del risparmio privato per la crescita del Paese”, organizzato da AIPB e Intermonte in collaborazione con il Politecnico di Milano.

I lavori si sono aperti con l’intervento di Andrea Ragaini (Presidente AIPB), seguito dal saluto istituzionale di Federico Freni (Sottosegretario al MEF). La ricerca è stata illustrata da Guglielmo Manetti (AD Intermonte) e Giancarlo Giudici(Politecnico di Milano). A seguire, la tavola rotonda “Dai Capitali all’impresa: strumenti e prospettive per l’economia italiana” con Angelo Viganò (Mediobanca), Ugo Loeser (Arca Fondi SGR) e Alessandro Melzi D’Eril (Anima Holding e SGR).

Le dichiarazioni

Andrea Ragaini, Presidente AIPB

Andrea Ragaini, Presidente AIPB: “L’Italia deve affrontare una sfida decisiva: trasformare il risparmio privato in leva di sviluppo per l’economia. Farlo significa generare ritorni per le famiglie e favorire la crescita delle imprese, traendo benefici da politiche industriali e riforme fiscali che agevolino, da un lato l’utilizzo di strumenti innovativi di finanziamento di lungo periodo e, dall’altro, investimenti finanziari in economia reale. Il Private Banking si candida ad essere un attore protagonista di questa sfida epocale, indirizzando il risparmio verso gli investimenti; facilitando l’incontro tra risparmio privato ed economia reale; contribuendo allo sviluppo del mercato dei capitali“.

Guglielmo Manetti, Amministratore Delegato Intermonte: “Un mercato dei capitali funzionante è la condizione necessaria per trasformare il risparmio privato in sviluppo economico. Le aziende hanno bisogno di diversificare le fonti di finanziamento, superando la dipendenza dal solo canale bancario: serve un accesso più diffuso a canali alternativi, in primis ai mercati pubblici tramite quotazione, in grado di garantire capitali pazienti e di lungo periodo per innovazione, crescita dimensionale e internazionalizzazione“.

Guglielmo Manetti, Amministratore Delegato Intermonte

L’Italia tra sfide e opportunità

In un contesto di rallentamento economico e cambiamenti tecnologici, solo l’8% degli imprenditori italiani prevede una crescita significativa nei prossimi anni. La maggior parte continua a basarsi su autofinanziamento e credito bancario, con scarsa attenzione a ricerca e innovazione.

Il contributo del Private Banking

Il Private Banking si conferma un attore chiave per l’economia reale:

  • 168 miliardi di euro investiti nel 2024 (+39% rispetto al 2018),

  • sostegno diretto alle PMI italiane,

  • relazioni solide con gli imprenditori (11 anni in media, 14 incontri l’anno),

  • portafogli più efficienti, con meno liquidità e maggiore esposizione ad azioni e strumenti di crescita.

Durante l’evento è stato presentato anche l’VIII Quaderno di Ricerca Intermonte, che conferma il ruolo strategico del Private Banking nel finanziare imprese e innovazione, distinguendosi per la capacità di trasformare risparmio privato in capitale produttivo di lungo periodo.

 


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