La ripresa dell’attività economica e l’aumento del ratio debioto pubblico/Pil potrebbero pesare sul rendimento offerto in futuro dai Bund. Florian Spaete, senior bond strategist di Generali Investments

Nel periodo compreso tra metà aprile e metà luglio il rendimento del titolo di stato decennale tedesco ha subito una netta impennata. Da allora, il valore ha seguito un andamento laterale. Attualmente, il rendimento offerto dai Bund decennali si mantiene all’interno di un intervallo compreso tra il 2,6% e il 2,8%. Le nostre stime includono uno scenario caratterizzato da un sensibile aumento dell’offerta di nuove emissioni necessarie a finanziare il previsto incremento della spesa pubblica in Germania. Questo trend dovrebbe essere ulteriormente alimentato dal ‘quantitative tightening’ messo in campo dalla Banca Centrale Europa.

Il punto di svolta per il Bund è arrivato nel 2022 quando si è concluso un decennio di bassa inflazione affrontato con l’adozione di misure straordinarie

Per tale motivo, appare poco indicativo soffermarsi sul rendimento medio offerto dai Bund decennali nell’ultimo decennio (0,8%). Lo scenario di riferimento è radicalmente cambiato e non è possibile affermare che gli attuali livelli di quotazioni/rendimenti rappresentino punti di ingresso per beneficiare di future riduzioni dei rendimenti.

I mercati finanziari stimano ancora un possibile provvedimento espansivo di politica monetaria da parte della Bce.Noi riteniamo che il ciclo di tagli dei tassi sia alle spalle e che la prossima mossa potrebbe essere un incremento del costo del denaro nel corso del 2027 in scia ad un moderato incremento dell’attività economica. Per i Bund c’è inoltre da non sottovalutare un potenziale aumento del premio al rischio derivante dall’incremento del rapporto debito pubblico/Pil tedesco.