Helen Jewell – chief investment officer, BlackRock fundamental equities, EMEA, evidenzia le prospettive future per i mercati azionari globali, che hanno raggiunto livelli record
Diversi mercati azionari globali hanno iniziato l’anno toccando i massimi storici, sostenuti da dati economici resilienti e da utili aziendali solidi. Con l’inizio del secondo trimestre, ci si chiede quale sarà il futuro per i mercati azionari. A nostro avviso:
- La crescita del mercato azionario si sta verificando in più aree del mercato
- L’outlook per l’Europa e il Giappone premiano la selezione attiva dei titoli
- Vediamo opportunità nei titoli “small cap” con il miglioramento delle condizioni economiche
Qual è il prossimo passo per l’azionario?
Riteniamo che lo slancio del mercato azionario possa continuare nel secondo trimestre dell’anno, anche se i rendimenti potrebbero essere più contenuti e in una fascia più ampia del mercato.
Tuttavia, non ci sarà un ritorno all’era del “denaro facile” post crisi finanziaria globale (Global Financial Crisis – GFC), ma assisteremo a un divario maggiore tra chi ha meglio o peggio performato nel mercato azionario in un regime di investimento più alfa-centrico.
I titoli tecnologici a livello globale hanno fatto da apripista nel 2024. Riteniamo che i potenziali tagli dei tassi potrebbero portare a un allargamento della crescita anche ad aree di mercato meno costose, come per esempio società di qualità con un interessante potenziale di crescita degli utili a lungo termine.
Europa: I mercati hanno toccato i massimi storici, ma il divario di valutazione rispetto ai titoli statunitensi rimane storicamente ampio. A nostro avviso, sono tre le ragioni per cui tale divario potrebbe ridursi:
- Un contesto favorevole. Il contesto macroeconomico europeo è migliorato.
- Potenziali tagli dei tassi. L’inflazione in Europa è tornata a livelli vicini al target della Banca centrale europea (BCE), aumentando la probabilità di tagli dei tassi nel secondo trimestre. Questo dovrebbe fornire ulteriore sostengo alle economie e ai titoli europei.
- Tornano i buyback. I titoli azionari europei potrebbero non attrarre ancora un forte interesse da parte degli investitori globali; tuttavia, il management delle aziende riconosce l’attrattiva delle proprie azioni a questi prezzi, con i buyback in Europa che hanno raggiunto massimi storici.
Tre motivi per esplorare il Giappone:
- Cambiamenti aziendali. Le valutazioni azionarie giapponesi sono vicine ai livelli medi dell’ultimo decennio, ma i rendimenti complessivi dei titoli azionari – che indicano la redditività e l’efficienza delle aziende – sono aumentati a seguito delle riforme aziendali applicate da diversi anni.
- Remare nella stessa direzione. A nostro avviso, le attività di importanti istituzioni dovrebbero combinarsi per dare ulteriore sostegno ai titoli azionari giapponesi.
- Aziende che investono. Il trend del “friend-shoring” sta stimolando le imprese giapponesi, in quanto le aziende internazionali investono capitale nel Paese.
Controllare le mega forze
Sebbene riteniamo che i mercati azionari europei e giapponesi siano ben posizionati nei prossimi mesi, prevediamo una crescente divergenza degli utili all’interno delle regioni, poiché le società continuano ad adattarsi a un nuovo regime di tassi e inflazione più elevati.
La selettività è fondamentale e le società i cui utili sono guidati da potenti trend di crescita sostenuti nel corso degli anni (mega-forze) dovrebbero prosperare:
- In Europa, potrebbero essere le aziende del settore sanitario con farmaci blockbuster che affrontano le malattie associate all’invecchiamento della popolazione; le aziende industriali che forniscono soluzioni globali per la transizione verso basse emissioni di carbonio; o le aziende di apparecchiature per semiconduttori essenziali per la produzione di chip sempre più piccoli, fondamentali per l’elettrificazione e l’intelligenza artificiale (AI).
- Il Giappone è un importatore di energia e, di conseguenza, ha diverse aziende con expertise nell’efficienza energetica e nell’elettrificazione, tra cui aziende all’avanguardia nel settore dei semiconduttori e delle batterie. Inoltre, dal momento che la forza lavoro giapponese è in declino da decenni, si è sviluppato un gruppo di aziende che offre soluzioni leader a livello mondiale per l’invecchiamento demografico delle società, come aziende di robotica, automazione e med-tech.
L’opportunità: Riteniamo che le società a media e piccola capitalizzazione siano sottovalutate. Nell’arco degli ultimi 25 anni le small cap a livello globale hanno sovraperformato il mercato più ampio in media del 2,7% all’anno (Fonte: MSCI). Le small cap a livello globale vengono attualmente negoziate con uno sconto del 26% circa rispetto alle società a grande capitalizzazione, a fronte di un premio storico del 10% circa (fonte: BlackRock e Jefferies). Tale calo di performance riflette deflussi dovuti a timori macroeconomici che riteniamo infondati, piuttosto che ai fondamentali delle società che in molti casi rimangono solidi.
Il catalizzatore: Quale elemento potrebbe innescare una ripresa delle performance delle SMID? Riteniamo che la riduzione dell’inflazione, tassi più bassi e la ripresa economica possano spingere gli investitori a rivalutare le opportunità offerte dai titoli SMID alle valutazioni correnti.
L’importanza della gestione attiva: Non tutte le società in questo universo sono uguali. I premi per il conseguimento degli obiettivi possono essere elevati, ma le conseguenze di eventuali perdite possono essere gravi. Storicamente la dispersione in questo universo è stata maggiore che tra le large cap. La selettività è fondamentale.
Redazione
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