Gli Elementi di Euclide sono uno delle opere più lette e studiate nella storia della conoscenza. Vissuto nel III secolo a.C. nella città di Alessandria, negli Elementi Euclide raccolse tutta la conoscenza geometrica della matematica greca dell’epoca e pose anche le basi della teoria dei numeri. Gran parte del materiale era già noto ai matematici del tempo ma la vera innovazione di Euclide fu il modo in cui organizzò quell’enorme corpus di conoscenza: da un piccolo gruppo di assiomi, che non potevano essere messi in discussione, Euclide ricavò passo dopo passo l’intero apparato dei teoremi sui triangoli, le rette, gli angoli e le circonferenze, creando un modello di riferimento per tutti i campi della conoscenza e del pensiero nei secoli successivi.
Ragionare per principi primi
Gli Elementi di Euclide sono un testo rivoluzionario non solo per le innovazioni nel campo della geometria ma anche perché rappresentano l’esempio più significativo e strutturato di ragionamento per principi primi: gli assiomi di Euclide sono infatti i principi primi del suo impianto geometrico, quelle verità che non possono essere messe in discussione e rappresentano le fondamenta a partire dalla quali il matematico ha derivato tutti i suoi teoremi.
Seguendo l’esempio di Euclide, pensare per principi primi significa scomporre un problema cercando di capire quali sono le verità indiscutibili, i mattoncini di riferimento da utilizzare per derivare tutti i ragionamenti successivi.
Se non abbiamo chiarezza su quali siano i principi primi a livello personale o nel contesto lavorativo, è ovvio che le scelte sono più difficili o possono risultare anche contraddittorie perché mancano di una guida o di una direzione ben precisa, non derivano da un principio ben definito e fondante.
La Dichiarazione d’Indipendenza: un esempio di utilizzo dei principi primi
La Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America è un esempio fulgido di applicazione del metodo dei principi primi. Scritta dalla Commissione dei Cinque, composta tra gli altri dal presidente Thomas Jefferson, il primo redattore, e Benjamin Franklin, il documento si apre con un elenco dei principi fondanti di una società libera che rappresentano la base per poi sostanziare le accuse nei confronti del re d’Inghilterra e la dichiarazione formale d’indipendenza:
“Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità.”
Fu proprio Benjamin Franklin a volere la frase “riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità” modificando la prima bozza di Jefferson che parlava di “verità sacre e innegabili” proprio per trasferire a queste verità un carattere Euclideo di principi primi che non potessero essere messi in discussione. Lo stesso Jefferson aveva studiato Euclide da giovane all’università ed ebbe per tutta la vita un’altissima considerazione della geometria, per il rigore indiscutibile del ragionamento. Nel 1812, ritirandosi dalla politica, Jefferson scrisse al suo predecessore alla presidenza John Adams: “ho rinunciato ai giornali in cambio di Tacito e Tucidide, di Newton ed Euclide, e mi trovo molto più felice.”
“Ho rinunciato ai giornali in cambio di Tacito e Tucidide, di Newton ed Euclide, e mi trovo molto più felice.” (Thomas Jefferson)
Conclusioni
Abbiamo mai riflettuto su quali siano i principi primi alla base della nostra vita personale? Un esercizio molto utile sarebbe quello di provarne a scrivere almeno tre. Se sono principi per noi indiscutibili e fondanti, tutte le nostre azioni e decisioni dovrebbero essere coerenti con questi principi e derivare da essi, così come i teoremi di Euclide derivano dagli assiomi di partenza. Questi principi dovrebbero essere una guida per le scelte più difficili e ci eviterebbero decisioni contraddittorie, che andrebbero contro quello in cui crediamo veramente.
E lo stesso vale per il lavoro: ci sono ben chiari i principi primi della cultura dell’azienda in cui lavoriamo? Nel caso non lo fossero, è necessario sedersi al tavolo con i propri colleghi e rifletterci un po’, provando a metterli per iscritto.
Bibliografia
Ellenberg, Jordan. Forma. Mondadori, 2023.
Articolo a cura di Thinkin Park
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.

