Reddito fisso, ancora un contesto favorevole. George Bory, chief investment strategist del Fixed Income di Allspring, delinea le scelte che dovrebbero guidare l’operato di un investitore in bond nell’attuale scenario di profonda incertezza

In un contesto di continua incertezza, sia economica, sia geopolitica, che cosa deve considerare un investitore nel reddito fisso? La risposta a questa domanda di George Bory, chief investment strategist del Fixed Income di Allspring è la ricerca di income e la diversificazione della duration, due fattori che dovranno guidare gli investitori da qui agli inizi del 2026.
“Income is your friend”
Secondo Bory, la parte centrale della curva dei rendimenti (la cosiddetta pancia) è attualmente inclinata positivamente, con rendimenti nominali e reali interessanti. Se questi ultimi rimangono fortemente positivi, il potere di acquisto dell’investitore aumenta ed è per questa ragione che la ricerca di rendimento diventa fondamentale per ottenere un reddito e, sempre in questa direzione, la diversificazione settoriale presente nella parte centrale della curva può aumentare ulteriormente il livello di income ottenuto.
Diversificare la duration del portafoglio
Poiché non esistono attivi privi di rischio, anche nell’investimento del reddito fisso l’asset manager consiglia di diversificare la duration. Ciò può avvenire attraverso le diverse scadenze delle emissioni, i differenti settori, emittenti e aree geografiche. ”Di fatto, attraverso la duration è possibile creare una protezione al ribasso (di un portafoglio) in un mondo in cui permane l’incertezza”, ha affermato Bory. Questo approccio si traduce in una scelta di duration intermedia, tra i 5 e i 10 anni in linea di massima, che vale per la maggior parte dei mercati obbligazionari nel mondo.
La curva dei rendimenti si sta normalizzando
L’irripidimento della curva dei rendimenti sulle scadenze più lunghe è il risultato, secondo Bory, di una serie di interrogativi di carattere macroeconomico che influenzano il posizionamento sul mercato del reddito fisso, ma anche di un processo di normalizzazione della stessa curva già iniziato qualche anno fa e che dovrebbe continuare il prossimo anno, per tornare ai livelli precedenti la Global financial crisis. È un aspetto, quest’ultimo, che richiede una piena consapevolezza da parte degli investitori che devono essere pronti a gestirne le evoluzioni future. Infatti, se si osserva la direzionalità del term premium e dell’inclinazione della curva dei rendimenti, si può notare che è al rialzo sin dagli inizi del 2023. L’irripidimento c’è indubbiamente stato, ma si è ancora sotto la media degli ultimi 20 anni; in aggiunta, anche il comportamento dei titoli breakeven decennali (prendendo le emissioni americane come esempio) non sta rivelando alcun segnale particolare in materia di aspettative d’inflazione: il rendimento è intorno al 2,4%, non molto lontano dal target della Fed e all’interno del range degli ultimi due anni. Secondo Bory: “È prematuro ipotizzare che lo steepening sulle lunghe scadenze possa essere ascritto a un peggioramento della posizione debitoria di alcune economie avanzate e che ciò possa destabilizzare il mercato obbligazionario”. Ma ovviamente, la situazione va costantemente monitorata: i disavanzi fiscali stanno crescendo in econome in cui la spesa è in aumento. Inoltre, sarà fondamentale vedere il mix di duration delle prossime emissioni che arriveranno sul mercato, visto che l’ammontare di queste ultime è ritenuto dall’asset manager assorbibile.
Il “super cycle” del credito
La diversificazione dei portafogli, ovviamente, può avvenire attraverso differenti strategie di investimento e di allocazione all’interno del reddito fisso. Allspring Global Investment è del parere che il mercato del credito sia attrattivo per una serie di motivazioni. La prima è legata alle dimensioni e alla profondità dello stesso e alla solidità dei suoi fondamentali: sono questi ultimi che trainano i prezzi, i rendimenti e lo spread. Da questo punto di vista, e questa è la seconda ragione, l’asset class del credito offre rendimenti reali molto positivi, la “pancia” della curva è in una posizione decisamente favorevole e la diversificazione settoriale presenta ulteriori possibilità di ottenere rendimenti aggiuntivi. Ed infine, la terza motivazione è la capacità di generare alfa nella selezione delle singole emissioni. Queste condizioni trovano collocazione in uno scenario benigno per i tassi d’interesse e fanno parte integrante del “super-cicle” del credito che è cominciato tre anni fa e potrebbe durare, complessivamente, una decina di anni.
Pinuccia Parini
Dopo una lunga carriera in ambito finanziario sul lato, sia del sell side, sia del buy side, sono approdata a Fondi&Sicav

