Martedì 18 novembre è stato presentato l’outlook per il 2026 di Robeco in un momento sicuramente interlocutorio per i mercati di tutto il mondo, che stanno cominciando a sentire il peso delle valutazioni raggiunte dall’IA nel suo apparentemente quasi infinito rally.

Il quadro fornito per i 12 mesi che si affacciano all’orizzonte è tutto sommato piuttosto ottimista. Infatti lo scenario ritenuto più probabile è di una moderata espansione economica un po’ in tutto il Pianeta. Secondo la casa olandese infatti il pil statunitense dovrebbe vedere un ulteriore aumento, intorno al +2,1%.

A sostenere un’ulteriore annata di espansione probabilmente confluiranno una serie di elementi. In particolare da una parte il gigantesco e in continuo aumento, potere d’acquisto delle famiglie statunitensi più abbienti. Dall’altra lo stimolo fiscale del Big Beautiful Bill, che potrebbe dare una spinta anche ai ceti con meno liquidità, grazie ad alcune misure come la detassazione delle mance.

Dall’altra parte per l’Eurozona è prevista un’accelerazione fino a un +1,6. Anche la Cina dovrebbe finalmente andare incontro a una ripresa nelle spese da parte dei cittadini. Il peggio delle spinte al ribasso generate dalla crisi immobiliare dovrebbe essere ormai dietro le spalle.

A rafforzare un simile andamento dovrebbero contribuire anche le maggiori banche centrali. Infatti, salvo grosse sorprese, le politiche di taglio dei tassi dovrebbe proseguire. L’outlook di Robeco infatti delinea per l’inflazione un ambiente di stabilità. A sostegno di questa tesi vengono riportati un paio di dati interessanti: da una parte l’andamento della massa monetaria M2 appare tenue in America, in Europa e in Giappone. Dall’altra sempre in questi tre giganteschi pezzi dell’economia globale la money velocity è in calo da anni rispetto ai picchi post-Pandemia.

Dunque sia la politica fiscale (non va dimenticata neanche l’imponente quantità di fondi che la Germania si prepara a spendere per stimolare la propria economia) sia quella monetaria sembrano confluire a sostegno degli asset rischiosi.

Al riguardo il Team di Robeco delinea interessanti scelte per quanto riguarda l’equity: ”Riteniamo possibile un proseguimento del rally azionario, soprattutto nei settori sensibili ai tassi e nelle regioni al di fuori degli Stati Uniti.

In un quadro di valutazioni ancora elevate, la capacità di generare utili – in particolare nel settore tecnologico – sarà determinante. Le azioni dell’Eurozona risultano interessanti alla luce delle valutazioni e delle dinamiche macro favorevoli. I mercati emergenti potrebbero beneficiare dell’indebolimento del dollaro e del miglioramento dei flussi commerciali”.

Se le previsioni si rivelassero corrette, si tratterebbe di un proseguimento di quanto abbiamo già visto quest’anno con un’America appesa ai destini della tecnologia e una parziale ri-allocazione al di fuori del Dollaro. Tutto sommato siamo ancora in un paradigma benigno, anche se non privo di crescenti fragilità.


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Boris Secciani

Nato a Bologna nel 1974, a Milano ho completato gli studi in economia politica, con una specializzazione in metodi quantitativi. Ho cominciato la mia carriera come broker di materie prime negli Usa, per poi proseguire come trader sul forex. Tornato in Italia ho partecipato come analista e giornalista a diversi progetti. Sono in FONDI&SICAV dalla sua fondazione, dove opero come Responsabile dell'Ufficio Studi. I miei interessi si incentrano soprattutto sul mondo dei tassi di interesse e del reddito fisso, sulla gestione del rischio di portafoglio e sull'asset allocation.