A colloquio con Manuela Sperandeo, head of product for indexing and active Etf di iShares
Nel mondo dell’asset management pochi strumenti possono vantare il successo degli Etf e degli Etp in generale. La flessibilità, la trasparenza e il contenimento dei costi di questa asset class continuano ad attrarre ingenti flussi di capitali.

Lo scorso anno, ad esempio, la raccolta netta degli Etp Ucits è stata in Europa di 160 miliardi di dollari. Nei primi cinque mesi del 2024 è stata raggiunta quota 86 miliardi.
Di fronte a numeri di questo genere, non sorprende scoprire che questi strumenti sono utilizzati in ambiti sempre più vasti per raggiungere i target finanziari programmati, soprattutto se si considera che nei prossimi anni un ci sarà un non basso livello di volatilità macro e dei mercati.
Di conseguenza Manuela Sperandeo, head of product for indexing and active Etf di iShares, sottolinea: «Dall’allocazione strategica e tattica all’integrazione Esg, gli Etf vengono sfruttati in più modi per raggiungere gli obiettivi di investimento.
In questo nuovo ambiente, caratterizzato da un’inflazione elevata, per mantenere la performance sono necessarie asset allocation più dinamiche. Le megaforze sono al centro dell’asset allocation».
Sperandeo rimarca anche che i clienti prima comprano la strategia per poi cercare la struttura legale, il wrapper, migliore. Da questo punto di vista sicuramente gli Etp presentano vantaggi competitivi notevolissimi per portafogli sempre più dinamici.
In particolare, l’area del fixed income sembra una di quelle sulla quale la casa americana sta maggiormente puntando. Infatti, i tassi più alti da un decennio a questa parte sembrano indicare come probabile un elevato incremento degli Aum in Etf obbligazionari che potrebbe triplicarsi entro il 2030, toccando globalmente quota 6 trilioni di dollari.
L’offerta di iShares, in particolare, denominata iBonds, si concentra su prodotti attivi caratterizzati da una data di scadenza e da un regolare flusso cedolare. La possibilità di accedere a portafogli costruiti su un vasto insieme di varie tipologie di emissioni, fra cui i nostri Btp, consente di attuare una moltitudine di strategie nel reddito fisso mantenendo al contempo i vantaggi derivanti dal possedere dei titoli quotati in Borsa.
Boris Secciani
Nato a Bologna nel 1974, a Milano ho completato gli studi in economia politica, con una specializzazione in metodi quantitativi. Ho cominciato la mia carriera come broker di materie prime negli Usa, per poi proseguire come trader sul forex. Tornato in Italia ho partecipato come analista e giornalista a diversi progetti. Sono in FONDI&SICAV dalla sua fondazione, dove opero come Responsabile dell'Ufficio Studi. I miei interessi si incentrano soprattutto sul mondo dei tassi di interesse e del reddito fisso, sulla gestione del rischio di portafoglio e sull'asset allocation.

