La nuova sfida politica del Giappone. Sanae Takaichi è stata eletta Primo Ministro del Giappone dopo aver vinto il ballottaggio parlamentare in entrambe le camere. Sree Kochugovindan, Senior Research Economist di Aberdeen Investments

Nei prossimi giorni, Takaichi si concentrerà sugli eventi diplomatici, inclusa la visita del presidente statunitense Trump prevista per la prossima settimana. Si tratta di un incontro fondamentale per le future relazioni commerciali, data la posizione critica di Takaichi su alcuni aspetti dell’accordo commerciale.

Il ruolo della BoJ

Per quanto riguarda la politica monetaria, prevediamo che la Banca del Giappone manterrà la propria autonomia nella definizione della politica monetaria, continuando a monitorare l’andamento dei salari e dell’inflazione in linea con le previsioni. Restiamo convinti che la BoJ manterrà i tassi invariati per il resto dell’anno, aumentando i tassi a un ritmo molto graduale nei prossimi due anni.

È iniziata l’attività cruciale per la nomina dei ministri di gabinetto

In particolare, Satsuki Katayama è diventata la prima donna ministro delle finanze del Paese. Nella sua prima conferenza stampa,  Katayama ha scelto di non commentare il mercato valutario e la Banca del Giappone, pur esprimendo il suo sostegno per una “politica fiscale responsabile ma proattiva”.

Valutando le dichiarazioni di Takaichi e Katayama, sembra ragionevole concludere che la cosiddetta “Abenomics 2.0” avrà probabilmente una portata molto più limitata rispetto al 2013, con una maggiore enfasi sulla graduale riduzione del rapporto debito netto/PIL. Le sfide economiche rimangono le stesse, e il fatto che il governo sia di minoranza in entrambe le camere indica che l’espansione fiscale sarà probabilmente contenuta.