Lo shutdown del governo Usa potrebbe essere archiviato entro la fine di questa settimana. Blerina Uruci, Chief U.S. Economist, T. Rowe Price

 

 

I servizi e le pubblicazioni di dati macro sospesi dal 1° ottobre potrebbero riprendere e tutti i lavoratori in cassa integrazione saranno riassunti con il pagamento degli stipendi arretrati.

L’impatto sui dati che fotografano l’andamento delle principali variabili macroeconomiche statunitensi

Impatto sul Pil

Prevediamo che lo shutdown potrebbe ridurrebbe la crescita del PIL reale di circa 10-20 punti base a settimana, sulla base delle stime relative agli shutdown precedenti. Ciò si tradurrebbe in un calo del PIL compreso tra 0,7 e 1,4 punti percentuali nei primi due mesi del quarto trimestre. Tuttavia, poiché i lavoratori in congedo vengono solitamente compensati per la perdita di reddito una volta che il governo riprende le attività, di solito si osserva una ripresa della crescita immediatamente dopo la fine dello shutdown.

La lettura dell’occupazione

Possiamo aspettarci che il BLS (U.S. Bureau of Labor Statistics) pubblichi il rapporto sull’occupazione di settembre un paio di giorni dopo la riapertura. Se la raccolta dei dati riprenderà la prossima settimana, ci aspettiamo che i dati sull’occupazione di novembre siano più o meno in linea con il normale calendario (5 dicembre 2025). Se il BLS decidesse di pubblicare insieme i rapporti di ottobre e novembre, la pubblicazione dei dati potrebbe subire ulteriori ritardi.

Allo stesso modo, possiamo aspettarci che i dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione vengano pubblicati rapidamente, poiché gli Stati hanno continuato a raccogliere e pubblicare i dati. Il BLS dovrebbe semplicemente aggregare, rivedere e aggiungere gli adeguamenti stagionali.

L’influenza sulle decisioni della Fed

Infine, la mancanza di dati economici ha probabilmente prolungato e esacerbato la divisione all’interno del FOMC sulla decisione di mantenere invariati o tagliare i tassi a dicembre. Se vedremo ulteriori dati economici ufficiali che mostrano un indebolimento del mercato del lavoro, aumenteranno le probabilità che il comitato si riunisca e sostenga un taglio a dicembre. Tuttavia, la mancanza di informazioni sulle prospettive di inflazione potrebbe essere un forte punto di contesa per i falchi della Fed. Mantengo la mia opinione che la probabilità di un taglio nella riunione di dicembre sia del 50%.

 


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Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.