Intervista a Henrik Stille, portfolio manager of NAM’s european covered bond Strategies, che giudica interessante l’investimento in titoli italiani

Dopo l’ampliamento dello spread Btp/Bund registrato nelle ultime settimane, come valutate il rapporto rischio/rendimento dei titoli di stato italiani?
Se da un lato, l’Italia è più debole di altri Paesi dell’Europa continentale per quanto riguarda molte metriche, soprattutto a causa di un rapporto debito/PIL molto elevato e questo ovviamente invita alla cautela; dall’altro lato è innegabile che i rendimenti dei BTP italiani siano saliti drasticamente fino a raggiungere un livello decisamente interessante. Si tratta quindi, come al solito, di trovare il giusto equilibrio nell’assunzione di rischio: l’Italia è stata già in passato considerata tra gli Stati a più alto rischio e a più alto rendimento.
La recente riunione di emergenza convocata dalla Banca Centrale Europea, a cui è seguito l’annuncio di un meccanismo anti-frammentazione a sostegno dei paesi periferici dell’Europa, è molto importante anche per l’Italia. Da un lato, l’allargamento dello spread BTP/Bund ha raggiunto un livello che la BCE ha considerato abbastanza critico da mettere sul tavolo una strategia anti-frammentazione, il che implica che vi sono preoccupazioni sulla sostenibilità del debito italiano con livelli di spread instabili. Dall’altro lato, è anche un segnale che i recenti avvenimenti stanno mettendo alla prova il livello di tolleranza della BCE nei confronti di un potenziale dissesto dei Paesi europei periferici Ciò potrebbe anche essere di per sé positivo se si dovesse tradurre in un maggiore sostegno da parte della BCE. In poche parole, ci sono buoni motivi per guardare all’Italia con particolare interesse su alcuni settori ben definiti.

Quali tipologie di titoli di stato italiani ritenete meritevoli di essere inserite in portafoglio in questa fase?
Solitamente i nostri portafogli investono principalmente in obbligazioni garantite, ma abbiamo anche una certa flessibilità nell’aggiungere esposizione verso i Titoli di Stato, quando riteniamo possa essere opportuno. Tale opportunità dipende in larga misura dal fatto che i Titoli di Stato sembrano offrire un valore relativo rispetto ai covered bond, per cui la convenienza dipende dal quadro generale del portafoglio.
Ciò premesso, attualmente per il nostro portafoglio di obbligazioni garantite europee selezioniamo alcuni Titoli di Stato italiani, in quanto riteniamo che vi sia un valore relativo rispetto, ad esempio, ad altri titoli di stato più cari.
Rocki Gialanella
Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.

