Stefano Volpato, direttore commerciale di Banca Mediolanum, sottolinea come la chiave per affrontare l’incertezza non sia la paura, ma la conoscenza.
In un contesto segnato da tensioni geopolitiche e instabilità dei mercati, è fondamentale avere una prospettiva storica e razionale.
«Ogni fenomeno, per essere compreso in profondità, va visto da lontano, dall’alto, così lo si può inserire nel continuum del tempo.
Negli ultimi 60 anni non ricordo più di due o tre anni senza crisi, anzi per essere precisi in quest’arco temporale ne contiamo una ventina, tutte scoppiate per cause diverse.
Ricordo le crisi geopolitiche come le guerre del Golfo, dei Balcani, il fronte russo-ucraino e la più recente nella striscia di Gaza, ma anche quelle finanziarie come il lunedì nero dell’87, i junk bond dell’89, la bolla della new economy, il fallimento di Lehman Brothers, i mutui subprime.
Come non citare le diverse crisi energetiche o i default sovrani di Grecia, Brasile, Argentina.
L’elenco è davvero lungo, eppure, negli stessi 60 anni il Pil mondiale è cresciuto di otto volte a prezzi costanti.
Tutto ciò perché è insita nella natura umana la voglia di progredire, di migliorare la propria condizione, di superare gli ostacoli momentanei trovando soluzioni che fanno avanzare il progresso ogni volta di uno scatto: la crescita economica non avviene in assenza di crisi, ma in costanza di crisi.
Le diverse complessità della storia sono sempre state superate e anche questa volta non farà eccezione.
Tant’è che dal Liberation day si sono susseguite rappresaglie, ripensamenti, escalation della tensione e tentativi di dialogo.
A questo caos, totalmente inaspettato, i mercati hanno reagito, a caldo, in modo decisamente negativo, sia sul fronte azionario, sia, a sorpresa, su quello obbligazionario e valutario.
Tuttavia, già a fine aprile molte perdite erano state recuperate grazie al fatto che proprio il calo dell’equity e soprattutto il deciso rialzo dei rendimenti dei Treasury Usa hanno spinto l’amministrazione statunitense ad ammorbidire i toni, aprendo la porta al dialogo non solo con l’Europa e con gli altri principali partner, ma anche con la Cina».
Prosegue Volpato:
«Per quanto riguarda lo sconcerto dei clienti, anche in questo caso abbiamo voluto anticipare le loro reazioni creando un format ad hoc, “Mercati e futuro”, ancora fruibile nelle due puntate del 10 e 15 aprile sul sito della banca.
Al dibattito sulle conseguenze della politica dei dazi a livello di sistema e sulle ripercussioni sulle nostre tasche ho partecipato io stesso, in un appuntamento con Massimo Doris e in un altro con Vittorio Gaudio (direttore asset management development di Banca Mediolanum, ndr); il tutto con un parterre di tutto rispetto rappresentato da giornalisti del calibro di Ferruccio De Bortoli e Sebastiano Barisoni ed economisti della levatura di Paolo Scaroni, Marco Liera e Marco Fortis.
Da angolazioni diverse è stato analizzato il contesto e i possibili sviluppi per portare razionalità e conoscenza ai nostri clienti.
La cultura crea consapevolezza e la consapevolezza porta alla razionalità
È naturale avere paura di fronte all’ignoto, ma il nostro compito di consulenti finanziari è guidare i clienti attraverso le turbolenze dei mercati, consapevoli che i ribassi sono acceleratori di performance, perché le correzioni sono occasioni di investimento a saldo».
Redazione
La redazione di Fondi & Sicav è un team di esperti e appassionati di finanza, specializzati nell’analisi e nell’approfondimento di fondi comuni, SICAV e strumenti di investimento. Con un approccio chiaro e aggiornato, forniscono contenuti di qualità per guidare i lettori nelle scelte finanziarie più consapevoli.


