Le attuali quotazioni delle Faang sembrano scontare un decennio di entrate simili a quelle degli ultimi anni. Meglio cercare opportunità tra le small cap.  Margaret Vitrano, portfolio manager di ClearBridge (Franklin Templeton)

 

A dispetto delle tensioni politiche interne al Paese e degli effetti nefasti imputabili alla diffusione del Covid-19, il sentiment rialzista sui titoli tecnologici Usa continua a essere spumeggiante. Cosa vi aspettate per il 2021?

 

Nonostante uno spostamento verso aree più cicliche del mercato nel quarto trimestre, l’IT ha continuato a sovraperformare. Si tratta di un’area del mercato in cui un piccolo segmento di aziende, che beneficia del passaggio al lavoro da casa e del boom dell’e-commerce, del cloud computing e della sicurezza informatica, continua a fornire risultati forti, con un enorme rapporto prezzo/vendite. Certamente la pandemia può aver anticipato diversi anni di crescita e spinto al rialzo le valutazioni, ma vogliamo ancora mantenere un’esposizione significativa a queste società, e ai trend secolari che le trainano.

Margeret Vitrano, Clearbridge

La capitalizzazione dei titoli tecnologici Usa ha superato quella dell’intero mercato azionario europeo. La capitalizzazione della sola Apple vale quanto il Pil italiano. E’ tutto oro quel che luccica? 

 

I titoli FAANG, che comprendono Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google/Alphabet (più Microsoft e Tesla) hanno rappresentato quasi due terzi del rendimento dell’indice statunitense Russell 1000 Growth nel 2020, pari al 38,5%. Senza questi titoli, l’indice avrebbe guadagnato solo il 14,9%. Queste mega cap tecnologiche, dunque, hanno una grande influenza sugli investimenti growth e sull’investimento nell’azionario statunitense in generale. La sfida oggi è che la maggior parte dei titoli ha già incorporato nel suo prezzo la previsione di un decennio di entrate simili a quella dell’anno scorso: è quindi difficile trovare aziende in cui un ottimismo estremo non sia già prezzato. Stiamo vedendo migliori opportunità nei titoli IT a bassa capitalizzazione e abbiamo approfittato della volatilità nel quarto trimestre per aggiungere tre nuovi titoli IT nei settori dei semiconduttori e del “software as a service” per le aziende.

 


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Rocki Gialanella

Laurea in Economia internazionale presso l’Università degli Studi di Napoli ‘Federico II’. Ho abbracciato il progetto FondiOnline.it nel 2001 e da allora mi sono dedicato allo sviluppo/raggiungimento del target che ci eravamo prefissati: dare vita a un’offerta informativa economico-finanziaria dal linguaggio semplice e diretto e dai contenuti liberi e indipendenti. La storia continua con FONDI&SICAV.