Intervista a David Karni, Responsabile Portafogli d’investimento di BCC Risparmio&Previdenza, SGR del Gruppo BCC Iccrea
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Dopo le perdite accumulate negli ultimi mesi, ritiene che i titoli tecnologici statunitensi abbiano scontato l’effetto negativo della nuova politica monetaria della Fed? 

In questo difficile contesto di mercato caratterizzato da alta inflazione e conseguente rialzo dei tassi d’interesse, ma anche dal conflitto in Ucraina e da persistenti problemi nelle supply chain, il comparto tecnologico ha perso molto dai recenti massimi e ha sottoperformato il mercato azionario.

Oltre al beta elevato del settore, ha pesato sulla performance proprio il rialzo dei tassi che ha colpito i titoli “growth”, caratterizzati da alta crescita e alti multipli.

David Karni

Questo non tanto per il livello di indebitamento che, per i titoli tecnologici, come in generale per i titoli “growth”, è tendenzialmente poco significativo, quanto piuttosto per l’elevato profilo di crescita che implica necessariamente che gran parte del valore del titolo stesso è legata a flussi di cassa futuri, lontani nel tempo. E che ora vengono scontati con tassi d’interesse decisamente maggiori rispetto a quelli utilizzati solo pochi mesi fa.

A questo punto, con i mercati che stanno spostando la loro attenzione dal rischio inflazione al rischio recessione, con conseguente stabilizzazione dei tassi nominali e calo delle aspettative d’inflazione, i titoli tecnologici Usa sembrano aver scontato per il momento l’effetto negativo derivante dalla nuova politica monetaria della Fed.

Le valutazioni più appetibili, unite alla capacità di crescere anche in fasi di forte rallentamento economico, lasciano spazio a un possibile rimbalzo da questi livelli di over venduto.

Tuttavia il settore resta caro e i rischi legati a un hard landing, con conseguente deprezzamento degli asset di rischio, ma anche al persistere dell’inflazione al di sopra del target della Fed, sono tali da far propendere per il mantenimento di un‘esposizione prudente verso il settore in un’ottica di medio periodo.

Naturalmente queste sono considerazioni generali ed è importante tenere sempre presente che si tratta di un settore articolato e non di un blocco monolitico, per cui è importante differenziare.

All’interno ci sono titoli esposti a trend strutturali positivi, come il cloud, che presentano una bassa ciclicità e alti multipli. Altri caratterizzati invece da una spiccata ciclicità, come i semiconduttori, o da prodotti meno innovativi, come alcuni comparti hardware, e che possono vantare valutazioni più in linea con il resto del mercato.


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Stefania Basso

Laureata all'Università Statale di Milano, dal 2006 collaboro con Fondi&Sicav. Lunga esperienza nel settore del risparmio gestito come marketing manager presso Franklin Templeton Investments e J.P. Morgan Fleming Am a Milano e a Lussemburgo. Breve esperienza presso Lob Media Relations come ufficio stampa per alcune realtà finanziarie estere. In tutto il mio percorso professionale ho lavorato a stretto contatto con persone provenienti da diverse parti del mondo, che mi hanno permesso di avere un approccio dinamico e stimolante e di apprendere attraverso il confronto con realtà differenti.