Anche se è probabile che si verifichi un aumento degli attriti tra Stati Uniti e Corea del Nord prima delle elezioni americane, i mercati possono ignorare questa fonte di tensioni geopolitiche.
Da un lato, infatti, la Corea del Nord potrebbe utilizzare quest’occasione per ottenere alcune concessioni dagli Stati Uniti, ma dall’altro è improbabile che tali tensioni possano influenzare in modo duraturo i prezzi delle principali classi di attivo.
Di conseguenza, dovrebbe essere scontato un aumento dei premi al rischio. Al contrario, lo stato delle relazioni tra Stati Uniti e Cina è molto rilevante. E continua ad offrire rischi sia al rialzo sia al ribasso.
Riteniamo che l’escalation delle tensioni geopolitiche sarà contenuta in vista delle elezioni presidenziali di novembre, dato che Trump cercherà di stabilizzare il sentiment dei mercati azionari durante la fase più importante della campagna elettorale. E quindi, il presidente Usa limiterà la sua posizione anti-Cina nella narrativa della propria campagna elettorale.
L’Iran, la cui crisi economica è insostenibile senza un riassetto geopolitico, continua ad essere un altro fattore di rischio geopolitico. La riluttanza di Trump nei confronti di un coinvolgimento militare potrebbe portare a calcoli errati che, di conseguenza, andrebbero a creare venti contrari a sorpresa.
A cura di Elliot Hentov, responsabile Policy Research di State Street Global Advisors
LE BANCHE CENTRALI PRENDONO ATTO DELLA REALTÀ
Amlan Roy, responsabile Global Macro Policy Research di State Street Global Advisors
Le banche centrali, come la Federal Reserve, la Banca Centrale Europea e, più recentemente la Banca di Israele, hanno tutte preso atto del fatto che l’attuale recessione sia effettivamente profonda, ma, cosa più importante, hanno compreso che la ripresa sarà molto più lenta e con maggiori fonti di incertezza.
Come ha affermato Amir Yaron, governatore della Banca d’Israele, è difficile affrontare una seconda ondata di contagi da Coronavirus con strumenti e azioni di minore entità a diposizione della banca centrale.
La debolezza degli ultimi dati dell’indice dei prezzi al consumo (CPI-Consumer Price Index) e dell’attività economica costringeranno la Bank of England a fare più di quanto fatto in precedenza. È necessario utilizzare la creatività per rafforzare la fiducia e allinearsi maggiormente alle azioni fiscali per ottenere una fase di ripresa su larga scala.
Non è certo che venga sviluppato completamente un vaccino pubblico prima della fine dell’anno, per cui è importante che i policy-maker in ambito politico procedano con cautela. La pandemia di Covid-19 è il peggior evento dalla portata globale verificatosi negli ultimi due secoli.
LA FORZA DEI CONSUMATORI STATUNITENSI
Marija Veitmane, senior multi asset class strategist di State Street Global Markets
“Ieri i dati ufficiali hanno offerto la prima indicazione del fatto che i consumatori statunitensi hanno denaro e che lo stanno spendendo. Per questo motivo, le vendite al dettaglio di maggio hanno subito un forte rialzo e ci aspettiamo che lo slancio del settore persista. Con il sostegno del governo a coloro che hanno perso il lavoro o sono stati licenziati, la crisi ha avuto un impatto minimo sulla ricchezza dei consumatori, con i prezzi degli immobili e il mercato azionario che restano solidi.
Infatti, i consumatori, invece di rimandare gli acquisti, sono passati agli acquisti online e le vendite di automobili hanno registrato un forte balzo, dato che le persone hanno preferito spostarsi con mezzi propri rispetto a usufruire dei trasporti pubblici.
Inoltre, anche se all’inizio dell’anno abbiamo visto una forte debolezza nel settore dei servizi alimentari, probabilmente anche questo comparto riporterà forti performance una volta revocate le misure di lockdown.
Redazione
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